12 marzo 2007

Pax cecena

La borsa valori[1] dei presidenti

E’ noto chi sia più quotato in Cecenia ed è noto anche chi sostenga il valore commerciale del principale pretendente e come

A marzo, a ben vedere, sarà finalmente risolta la questione del presidente della Cecenia. Dopo le attese dimissioni spontanee di Alu Alchanov, legate al raggiungimento da parte del premier Ramzan Kadyrov dei 30 anni di età, sono rimaste da osservare solo le formalità costituzionali.

Il presidente russo Vladimir Putin non ha ancora proposto all’Assemblea popolare della Cecenia due o tre candidati alla presidenza e a Groznyj, Gudermes, Centoroj[2] i sostenitori di Kadyrov-junior già festeggiano la sua vittoria. Comunque, chi potrebbe dubitarne?

Ma bisogna mantenere almeno le apparenze del regolamento. Perciò mercoledì scorso il plenipotenziario del presidente nel distretto federale meridionale[3] Dmitrij Kozak è giunto a Groznyj per consultare l’opinione pubblica cecena, che era rappresentata esclusivamente dai sostenitori di Ramzan Kadyrov. L’opinione pubblica sarebbe stata pronta a gridare in coro il nome del proprio idolo, ma il maledetto regolamento esigeva di pronunciare almeno altri due-tre nomi.

Il presidente del parlamento Dukvach Abdurachmanov era indicibilmente felice del fatto che proprio a lui fosse stato affidato il compito di gridare per primo il nome dell’unico e irripetibile leader della Cecenia come candidato alla presidenza e ha cantato ditirambi a Ramzan Kadyrov – il più grande ceceno di tutti i tempi e il prescelto di Allah. Per dargli maggior valore ha deciso di aumentare la quantità di ceceni viventi sul pianeta fin quasi a raddoppiarla e di togliere al frattempo dal novero dei ceceni coloro che ancora combattono contro Ramzan.

Quanto al regolamento… A parte il leader trentenne della sezione regionale di “Russia Unita”[4] in Cecenia Ramzan Kadyrov, Kozak ha completato il novero dei candidati alla presidenza con altre due persone: il 55enne capo del distretto agrario di Groznyj Šachid[5] Džamaldaev, funzionario di scuola sovietica, soggetto a Ramzan, e il 36enne vicepresidente del fondo Achmat-Chadži Kadyrov[6] Muslim[7] Chučiev, che lavora contemporaneamente come primo vice direttore dell’amministrazione presidenziale e come vice premier della repubblica cecena, una persona, che deve totalmente la propria carriera al proprio patrono - Ramzan Kadyrov.

Così che se il presidente russo Vladimir Putin improvvisamente dimenticasse di presentare per la conferma da parte del parlamento il nome di Kadyrov e proponesse solo Džamaldaev e Chučiev, entrambi cadrebbero faccia a terra davanti a Ramzan e rifiuterebbero con terrore di adempiere al volere del presidente russo.

Ma non vi preoccupate, una simile umiliazione della massima autorità della Russia non ci sarà. Perciò, adempiute le doverose formalità che precedono l’incoronazione di Ramzan Kadyrov, ci occuperemo degli affari del fondo a nome di suo padre Achmat-Chadži Kadyrov, con cui hanno rapporti diretti due dei tre candidati.

Formalmente presidente del fondo, cosiddetto benefico, è ritenuta la vedova di Achmat-Chadži Kadyrov Ajmani – una modesta, silenziosa donna di montagna, madre amorevole dei propri figli e buona nonna dei propri nipoti. Nella migliore delle ipotesi, questa conosce il lavoro del fondo dai programmi della televisione cecena, che continuamente e dettagliatamente inculcano al popolo ceceno come suo figlio, il grande Ramzan, sta ricostruendo la Cecenia con i propri mezzi personali e quelli del fondo a nome di suo padre e come il fondo sia alimentato da semplici ceceni, estremamente bisognosi e estremamente coscienziosi, che danno le loro ultime risorse non ai propri figli, ma per il bene della repubblica.
Ma il mito che la Cecenia venga ricostruita con i soldi personali di Ramzan e con i mezzi del fondo di beneficenza, di cui il figlio del proprio padre è presidente del consiglio di tutela, è stato sfatato dall’osservatrice della “Novaja Gazeta” Anna Politkovskaja in un’intera serie di articoli. In particolare, nell’articolo “Ramzan Kadyrov, bellezza della Cecenia” (“Novaja Gazeta” n. 42 del 5.06.2006) questa, basandosi su documenti, firmati tra l’altro dallo stesso Ramzan Kadyrov (delibera del governo della Repubblica Cecena n. 184-r del 25.04.2006), ha dimostrato che “su 27 oggetti pianificati solo 6 figurano nell’elenco come soggetti a PARZIALI[8] finanziamenti tratti da introiti aggiuntivi”, di cui si può supporre che faccia parte il contributo personale di Ramzan il costruttore, la cui fonte è il cosiddetto fondo A. Kadyrov – lo stesso forziere magico, a cui affluiscono le donazioni volontarie dei cittadini”. E più avanti: “18 oggetti sono totalmente finanziati dallo stato – da noi, contribuenti di questo paese. E si tratta di tutte le ristrutturazioni degli edifici scolastici e dei collegi, delle future condutture del gas nei villaggi, della costruzione di ambulatori, perfino del museo statale Achmat-Chadži Kadyrov”. Qui si potrebbero aggiungere altri due oggetti finanziati congiuntamente dallo stato e dal fondo federale di sviluppo regionale, ma non dal fondo Achmat-Chadži...

Nel suo secondo articolo – “Deposizione delle armi, prelievo di Kadyrov[9]” (“Novaja Gazeta” n. 61 del 14.08.2006) – Politkovskaja raccontava di una reprimenda mai vista, espressa dai ministri Gref[10] e Kudrin[11] al momento della verifica dell’attività finanziaria del governo di Kadyrov. Di quattro miliardi di rubli[12], stanziati dal governo di Kadyrov per la ricostruzione, non sono stati trovati documenti finanziari che dessero conferma che fossero stati realmente spesi per essa. Nel frattempo lincontrollato Ramzan esigeva ancora quasi due miliardi[13].

Se Ramzan Kadyrov si comporta così con i soldi dello stato, per un simile utilizzo dei quali qualsiasi funzionario russo dovrebbe aspettarsi un processo e una condanna alla detenzione in una colonia penale a regime duro, che dire dei soldi non statali, tanto più se del fondo a nome di suo padre? Questi miliardi non sono controllati né da Gref, né da Kudrin. Se anche a qualcuno fosse permesso verificarli, potrebbe farlo solo come conviene a Ramzan.
Politkovskaja affermava che il fondo di Ramzan di fatto deruba tutti i lavoratori della Cecenia, stabilendo l’entità degli emolumenti per tutti – dal semplice lavoratore al ministro.

In questo senso il ministero più disciplinato è il ministero degli Interni della Repubblica Cecena, che è guidato da un parente di Ramzan Kadyrov, l’ex guardia del corpo di suo padre Ruslan Alchanov. Ai suoi sottoposti su indicazione diretta del proprio staff personale vengono periodicamente assegnati nuovi extra per la cosiddetta ricostruzione della Cecenia: agli ufficiali mille dollari, ai soldati semplici 10.000 rubli[14]. Questo mentre lo stipendio di un semplice poliziotto è 18.000 rubli[15]. (Anna Politkovskaja, “Ramzan Kadyrov, bellezza Cecenia”, “Novaja Gazeta” n. 42 del 5.06.2006)

Fra l’altro posso testimoniare che furti del genere avevano luogo anche molto prima della creazione del fondo A. Kadyrov – è una prassi consueta. Gli agenti della polizia cecena nel 2000 lamentavano che li si costringeva a sottoscrivere di aver ricevuto l’intera paga, mentre in realtà ricevevano molto meno. Questo era particolarmente caratteristico per la polizia della città di Gudermes[16] e il reggimento di guardia del complesso petrolifero, comandato dall’attuale vice-premier, parente e amico di Ramzan Adam Demil’chanov.

Ho telefonato al vice-presidente del fondo A. Kadyrov Muslim Chučiev. L’attuale formale candidato alla presidenza della Cecenia non ha saputo farmi i nomi di persone concrete, a cui sia stato fornito un qualche aiuto per le cure. Tra numerosi orfanotrofi e collegi Chučiev ha ricordato di solo di aver fornito aiuti all’orfanotrofio “Nadežda”[17]. Questo nonostante il fatto che anche i lettori della “Novaja Gazeta” negli anni più difficili abbiano aiutato l’orfanotrofio diretto da Berlant Kasaeva, la casa famiglia di Chadižat Gataeva, la 2.a scuola-collegio (diretta da Aslanbek Dombaev), un sanatorio, un collegio per bambini non udenti, un ospizio per anziani… Lattuale candidato alla presidenza non ha ricordato queste istituzioni.

Ho chiesto a Chučiev: “Da quali fonti è alimentato il vostro fondo?”. La sua risposta è stata: da donazioni volontarie degli abitanti della Repubblica Cecena. Alla mia domanda su chi tra i più noti imprenditori ceceni abbia fatto donazioni al fondo, il signor Chučiev ha ricordato solo Umar Džabrailov (che è il rappresentante della Repubblica Cecena al Consiglio della Federazione[18]).

Volevo sapere come vengono trasmessi gli aiuti economici ai bisognosi. Forse attraverso una banca o altre istituzioni finanziarie? Ma ho sentito dire da Chučiev che, beh, gli aiuti si rendono semplicemente necessari immediatamente e non c’è tempo per andare in banca, così li prendono semplicemente da qualche parte e li trasmettono ai bisognosi. E in tal modo come si può verificare da quale tasca li hanno presi, in quale li hanno messi e quanto è giunto al destinatario?
Allora avrei avuto molta voglia di chiedere al signor Chučiev: con quali soldi i più alti funzionari ceceni si comprano costose automobili straniere, con quali soldi si costruiscono case nella provincia di Kavkazskie Mineral’nye Vody[19], con quali soldi si comprano appartamenti costosi nei quartieri d’elite di Mosca, con quali soldi alcuni agenti della polizia cecena compiono trasferte di più giorni con armamentari da killer nei bagagliai?

Fra l’altro il signor Chučiev avrebbe difficilmente condiviso con me queste informazioni. Perciò io stesso mi prenderò la responsabilità di raccontare ai lettori in uno dei prossimi numeri della “Novaja Gazeta” perché Ramzan Kadyrov ha preso con se un gruppo di compaesani e parenti di Muslim Chučiev, originari di Zakan-Jurt[20] e senza legami con il suo tejp[21].

E per ora termino questo articolo con un resoconto di Anna Politkovskaja su cosa ha realmente finanziato il fondo: un concorso di bellezza, organizzato da Ramzan Kadyrov e Muslim Chučiev nella primavera scorsa. Allora alle dieci vincitrici regalarono delle automobili e poi le costrinsero a ballare davanti alla cerchia più ristretta di Kadyrov nel ristorante “Olimp”[22] di Gudermes. Le bellezze ballarono e i kadyroviti gettarono ai loro piedi banconote da cento dollari e da mille rubli[23]. Quando una delle vincitrici del concorso di bellezza si mise a piangere per la vergogna, Ramzan dette ordine di darle un orologio Chopard[24] con brillanti. E uno Chopard con brillanti comparve proprio lì, nella misera Gudermes.

Per la preparazione del materiale sono stati utilizzati articoli di Anna Politkovskaja.


Dossier dellaNovaja Gazeta

Muslim CHUČIEV è nato nel 1971 nel villaggio di Zakanjurt nella provincia di Ačchoj-Martan della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Cecenia e Inguscezia. Nel 1994 ha terminato gli studi nella facoltà di giornalismo della MGU[25] “M.V. Lomonosov” ottenendo la specializzazione come “giornalista”. Ha lavorato alla televisione russa (RTR[26]) nel programma “Russia finanziaria”. Si è occupato del business della ristorazione. Nell’estate del 2004 è tornato da Mosca in Cecenia. Dall’agosto 2004 al gennaio 2006 è stato addetto stampa del presidente della Repubblica Cecena Alu Alchanov. Dal gennaio 2006 ad oggi è stato il vice-direttore dell’amministrazione presidenziale e il vice-premier del governo della Repubblica Cecena con il ruolo di ministro. Al contempo è vice-presidente del fondo A. Kadyrov. Il 27 gennaio 2007 è stato eletto presidente del consiglio della sezione regionale del partito “Russia Giusta”[27], creata in Cecenia per ordine di Ramzan Kadyrov.

Šachid DŽAMALDAEV, nativo della provincia Nadterečnyj[28] della Cecenia. 55 anni. Negli anni ‘90 dirigeva un kolchoz nel distretto agrario di Groznyj. Sotto Achmat-Chadži Kadyrov fu posto a capo dell’amministrazione del distretto agrario di Groznyj. Da aprile a dicembre 2005 è stato vice-presidente del consiglio di Stato[29] della Repubblica Cecena. Dal dicembre 2005 fino ad oggi è stato nuovamente a capo dell’amministrazione del distretto agrario di Groznyj nella Repubblica Cecena.

Vjačeslav Izmajlov

26.02.2007, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/14/17.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)



[1] Letteralmente “borsa dei fondi”.

[2] Luogo natale e quartier generale di Kadyrov.

[3] Uno dei sette distretti in cui Putin ha diviso la Federazione Russa e a capo dei quali ha posto suoi uomini di fiducia.

[4] Partito che ha praticamente l’unico scopo di sostenere la politica di Putin.

[5] Nome curioso: shahid in arabo significa “testimone, martire”, ma il termine ormai si usa soprattutto per definire i terroristi kamikaze…

[6] Achmar-Chadži Abdulchamidovič Kadyrov, padre di Ramzan, eletto presidente della Cecenia nel 2003 grazie a brogli giganteschi e rimasto vittima di un attentato un anno dopo.

[7] “Sottomesso” in arabo. Nomen omen? Comunque il termine si usa soprattutto per esprimere la sottomissione ad Allah.

[8] Rilievo grafico dell’autore.

[9] Anche qui c’è un gioco di parole intraducibile: la parola složenie significa sia “deposizione” che “somma algebrica” ed è contrapposta, nel secondo significato, alla “sottrazione” (di fondi) operata da Kadyrov.

[10] German Oskarovič Gref, ministro per lo sviluppo economico e il commercio.

[11] Aleksej Leonidovič Kudrin, ministro delle finanze.

[12] Circa 116 milioni di euro.

[13] Oltre 58 milioni di euro.

[14] Oltre 290 euro.

[15] Oltre 520 euro.

[16] Città della Cecenia centrale.

[17] “Speranza”.

[18] La “camera alta” del parlamento russo, formata da rappresentanti dei soggetti territoriali della Federazione Russa.

[19] “Acque Minerali Caucasiche”, provincia meridionale della Repubblica Federativa Russa.

[20] Villaggio della Cecenia sud-occidentale.

[21] Il tejp è il tipico clan ceceno, formato da più famiglie. Il corsivo è mio.

[22] “Olimpo”.

[23] Circa 30 euro.

[24] Marca di orologi svizzeri di gran lusso.

[25] Moskovskij Gosudarstvennyj Universitet (Università Statale di Mosca).

[26] Rossijskoe Televidenie i Radioveščanie (Televisione e Radiotrasmissione Russa), la televisione di Stato russa.

[27] Partito formato dall’unione di tre partiti: il nazionalista “di sinistra” Patria, il Partito dei Pensionati Russi e l’ultraputiniano Parito Russo della Vita.

[28] “Dell’oltre Terek”, provincia nord-occidentale della Cecenia. Il Terek è il fiume principale della Cecenia.

[29] Organo formato dal presidente e dai governatori delle regioni.

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