14 aprile 2007

Russia e Georgia, orrori e paure

Dettagli

Senza contesto politico?

La Georgia ha denunciato la Russia alla Corte Europea per i diritti umani

La denuncia a nome dello stato è stata presentata il 26 marzo alla corte di Strasburgo dal rappresentante della Georgia nel Consiglio d’Europa Zurab Čiaberašvili. In tal modo la Georgia conta di ottenere risarcimenti per i danni morali e materiali subiti dai cittadini georgiani che sono stati deportati dal territorio della Federazione Russa negli ultimi mesi.

La denuncia presentata al tribunale internazionale consta di 200 pagine di testo e 30 minuti di filmati. La parte più importante di questo materiale sono le conclusioni di quattro mesi di lavoro della commissione parlamentare provvisoria d’inchiesta sulle violazioni dei diritti dei cittadini georgiani nella Federazione Russa. La commissione ha studiato le testimonianze dei cittadini georgiani deportati dalla Russia e dei dipendenti dell’ambasciata e del consolato georgiani a Mosca.

Nel complesso in nove mesi sono stati deportati dalla Russia circa cinquemila cittadini georgiani. Nel corso della deportazione, in varie circostanze, sono morte alcune persone.

A quanto risulta alla commissione parlamentare, i rappresentanti delle forze dell’ordine e del controllo dell’immigrazione russi hanno stracciato i passaporti di cittadini georgiani o hanno semplicemente ignorato il loro status legale, hanno separato dai genitori bambini in tenera età, hanno trattenuto in condizioni disumane persone arrestate, hanno rifiutato loro cure mediche e parte dei decreti di deportazione sono stati emessi dai tribunali in assenza degli imputati. Le autorità georgiane non hanno dimenticato di inserire nella denuncia il noto episodio riguardante la stesura di liste di alunni di etnia georgiana.

Come ha notato il rappresentante della Georgia presso la Corte Europea Besarion Bochašvili, questa denuncia “è un documento giuridico e non va inquadrato nel contesto politico”. Non di meno in Georgia la questione della presentazione della denuncia è diventata tema di dibattito politico. Il fatto è che, secondo le regole della Corte Europea il termine per la presentazione della denuncia scadeva il 27 marzo. Tuttavia il ministero della Giustizia georgiano, che ha studiato i lavori della commissione parlamentare, ha trascinato la questione fino all’ultimo. Il ministro di Giustizia Gija Kavtaradze ha dichiarato che presentare una denuncia alla corte di Strasburgo ha senso solo quando sono state raccolte abbastanza prove convincenti. L’opposizione parlamentare ha valutato questa posizione “mancanza di principi” e “incoerenza”. Secondo gli oppositori, le autorità della Georgia temevano di irritare troppo la Russia. In un modo o nell’altro, la rinuncia a presentare la denuncia difficilmente avrebbe migliorato di molto i rapporti russo-georgiani e nel frattempo avrebbe fortemente danneggiato la reputazione delle autorità della Georgia agli occhi dei propri cittadini.

Dmitrij Avaliani
Tbilisi

“Novaja Gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/22/11.html

29.03.2007 (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

Nessun commento: