31 maggio 2008

YouTube generation



Max Pezzali "Mezzo pieno o mezzo vuoto"




Weezer "Pork and beans"

30 maggio 2008

Livin' in America


"Dopo un breve soggiorno in America, la statua del David di Michelangelo è stata riportata in Europa..."



Ringrazio F.S. per questo contributo

Siti utili

Ricevo dal buon A.N. e pubblico:


Vi segnalo degli ottimi siti di lingue, il primo: Languages on line, offre moltissimi esercizi di autocorrezione nelle 4 lingue europee e risulta molto gradito agli studenti in aula computer

http://atschool.eduweb.co.uk/rgshiwyc/school/curric/
hotpotatoes/

il secondo sito è di un'emittente francese, TV5, e offre, oltre a un monolingue di francese consultabile on line, un serio e curatissimo traduttore con a disposizione qualcosa come 22 lingue. offre anche sinonimi, fraseologia e coniugazioni, spettacolare!!! L'ho usato moltissimo ed è molto accurato!!

http://www.tv5.org/TV5Site/alexandria/definition.php?terme=
baja&sl=es&tl=it&ok.x=0&ok.y=0&ok=OK

27 maggio 2008

Haiku? (III)

Questa degli haiku sta diventando una "fittonata" persistente... Come la Russia e le chiavi di ricerca? Comunque ecco le mie ultime creazioni, in sempre speranzosa attesa che qualcuno mi segua (coraggio! Potete fare peggio di me? No!):


Caro Matteo,
il cinque-sette-cinque
è haiku sempre?


O Ligentino,
agli haiku m'apristi
e ti ringrazio.


Inutile dire
che, no, non è Francesca.
Tu non ci credi.


In fondo al tunnel
ci sarà anche una luce
Qui servirebbe


Hanno un odore
anche acqua calda e aria fredda.
Non sono matto.


Vedi anche Haiku? (I) e Haiku? (II)

La strage di via dei Georgofili


27 maggio 1993

26 maggio 2008

Non è solo l'alcool che fa male!

Faccio mio l'invito del dottor Daniele Aprile a diffondere le sue considerazioni (basate su dati incontrovertibili) sugli "innocui" spumanti analcolici per bambini:

Ieri mi sono imbattuto in questa bella novità (almeno per me): lo spumante per bambini! Evviva! Ne sentivamo veramente il bisogno…
Devo ammettere che l’idea non è male, gli espetti del marketing che si sono inventati questa cosa hanno meritato il loro stipendio. I bambini non si sentiranno esclusi dai brindisi degli adulti e si abitueranno sin da piccoli a stappare una bottiglia in occasione delle feste, gli esperti di marketing ottengono così un doppio risultato: bambini felici e fidelizzati!
La cosa che però mi fa più schifo sono gli ingredienti (si non ho resitito, ho strappato l’etichetta e me la sono portata a casa…) che adesso vi elencherò approfondendo i loro possibili effetti collaterali (tumori, allergie etc etc).

Etichetta dello spumante per bambini Winx Club Party

“Bibita frizzante al gusto fragola, adatta a tutte le feste dei ragazzi.
Ingredienti: acqua, zucchero, anidride carbonica, correttore di acidità: E330, aromi naturali, edulcoranti: E950, E952, E954, conservanti: E202 E211, coloranti: E122, E131. Contiene una fonte di fenilanalina. Servire freddo. Senz’alcol.”

Vediamo adesso cosa si nasconde dietro tutte queste sigle.

E330: Acido citrico. Non dovrebbe essere tossico o concerogeno.
E950: Acesulfame potassico. Edulcorante artificiale. Per molti cibi il suo uso non è stato approvato; The Center for Science in the Public Interest (CSPI) include questo dolcificante nella lista dei dieci peggiori additivi alimentari. Causa il cancro negli animali da esperimento e aumenta il rischio di tumore nell’uomo.
E952: Acido ciclamico. Edulcorante artificiale. Noto per causare emicrania e altre reazioni, può essere cancerogeno, ha causto danni ai testicoli delle cavie da esperimento. Vietato nelgi USA e nella Gran Bretagna a causa del forte rischio di cancro!
E954: Saccarina. Docificante artificiale. Fin dalla sua introduzione la saccarina è stata al centro di preoccupazioni sulla sua potenziale nocività. Durante gli anni ‘60 diversi studi hanno suggerito che la saccarina fosse un cancerogeno per gli animali. Da allora molti studi sono stati condotti sulla saccarina, con risultati controversi; lo studio del 1977 è stato criticato per via delle altissime dosi di saccarina date ai ratti, un valore ritenuto assolutamente irrealistico per un normale consumatore. La saccarina, infatti,si comporta come sostanza cancerogena se ingerita nella quantità di 4g/Kg in dose unica mentre le concentrazioni di tale dolcificante negli alimenti è nell’ordine de milligrammi. Finora nessuno studio ha evidenziato pericoli per l’uomo, alle dosi normalmente utilizzate.
E202: Sorbato di Potassio. Conservante. Non ci sono reazioni avverse consociute.
E211: Benzoato di Sodio. Usato come conservante come ingannatore dei sapori (per i cibi di scarsa qualità). Causa orticaria e aggrava l’asma!
E122: Cocciniglia. Colorante di sintesi. Può causare reazioni gravi ai soggetti asmatici e/o allergici all’aspirina. Vietato in Svezia, USA, Austria e Norvegia.
E131 Blu patent V (colorante). Vietato in Australia, USA e Norvegia.
Fenilanalina. Aminoacido essenziale. Nel caso di soggetti affetti da una malattia denominata fenilchetonuria, può determinare problemi neurologici.

Considerazioni e conclusioni

Quale è il senso? Spiegatemelo per favore! I bambini sono attratti dalla bottiglia colorata che riporta l’immagine delle loro “eroine” e quindi non bastava mettere un po’ di acqua, zucchero, andiride carbonica e estratto di fragola?
Che vi hanno fatto di male i nostri bambini? Provo a spiegarvi una cosa cari produttori e ideatori di queste porcate: non è intelligente far ammalare i bambini perchè altrimenti chi li compra i vostri prodotti??? VERGOGNATEVI!
Poche volte sono stato così inca**ato!

Spero con questo articolo di aver prodotto un po’ di sana indignazione e vi chiedo di esternarla nei commenti e di diffondere l’informazione più che potete.

Che nel dite, li boicottiamo?

Le informazioni sugli additivi sono state reperite da wikipedia e da Food Figures

21 maggio 2008

A proposito di un motivo piuttosto in voga ora a Firenze...



Da "Zadok the Priest" di Georg Friedrich Händel...




...all'inno della Champions League di Tony Britten

Discipline della salute mentale e Chiesa

Discipline della salute mentale e Chiesa
La fecondità del dialogo culturale ...e intrapsichico

Convegno
Firenze - 31 maggio 2008

INGRESSO GRATUITO



Organizzato da
Ass. Niccolò Stenone

in occasione del
1° CONVEGNO REGIONALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICHIATRI E PSICOLOGI CATTOLICI - SEZ.TOSCANA
in collaborazione con Caritas Firenze
con il Patrocinio del CESVOT

Sabato 31 maggio 2008
Centro La Meridiana, via XXV Aprile
(angolo via Roma)
Scandicci – FIRENZE

9.00
Saluti di:
Dr. Antonio Panti, Presidente Ordine dei Medici della Provincia di Firenze.
Dr. Riccardo Poli, Presidente AIMC Toscana.
Prof. Antonio Pala, Presidente AIMC Firenze.
Dr. Marco Bertelli, Vice-presidente della World Psychiatric Association, MR Section e Segretario della Associazione Italiana per lo Studio della Qualità di Vita.
Padre Renato Ghilardi, Incaricato per la Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Toscana.
Dr. Alessandro Martini, Direttore Caritas Firenze.
Ing. Luigi Marroni, Direttore Generale ASL 10 Firenze.
Dr. Enrico Rossi, Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana.
Sua Eccell. Claudio Maniago, Vescovo Ausiliare di Firenze.

9.45 Inizio lavori. Moderatore: Dr. Stefano Lassi, Psichiatra AIPPC Toscana e Gruppo Operativo per la Salute Mentale e la Disabilità dell’Ufficio per la Pastorale Sanitaria - Diocesi di Firenze.
Perché un Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici? Gli obiettivi culturali della sezione toscana al servizio della laicità e della deontologia. Dott. Daniele Mugnaini, Psicologo Presidente AIPPC - Sezione Toscana.

10.30
La crisi della relazione interpersonale nella società liquida. Prof. Tonino Cantelmi, Psichiatra e psicoterapeuta ASL Roma, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Interpersonale di Roma, Presidente AIPPC Nazionale.

11.10
Salute fisica, mentale e etico-spirituale: una proposta metapsicologica integrale. Prof. Maurizio Faggioni, Padre francescano, Professore Ordinario di Bioetica all’Accademia Alfonsianadi Roma. Docente di Teologia Morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.

11.50 “
Metafore terapeutiche” laiche e cattoliche. Dr. Carlo Liedl, Psichiatra ASL Firenze, AIPPC Toscana.

12.30
Riflessione conclusiva. Don Gianni Cioli, Docente di Teologia Morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.

12.45
Dialogo con il pubblico.

13.00
Buffet.
~
Un’occasione di incontro tra due mondi culturali, quello della Chiesa da una parte e quello della Psichiatria e Psicologia dall’altra, impegnati entrambi nel promuovere il ben-essere della persona. Sarà un evento culturale all’insegna dei valori del rispetto e della valorizzazione reciproca, al fine di consolidare dei punti di riferimento culturali alternativi a forme di religiosità francamente immature, ma anche alternativi agli ideologismi materialistico-riduzionisti di chi, operatore della salute mentale, si propone come unica forma di aiuto per chi domanda benessere interiore.
Si rivolge in particolare a sacerdoti, religiosi, catechisti, a psicologi, psichiatri, operatori delle professioni d’aiuto alla persona (medici, mediatori familiari, consulenti, educatori, ecc.) e studenti universitari in queste discipline, per i quali si tratta di una prima risposta al mandato proveniente dalla Psicologia Clinica internazionale, che invita a riconoscere e gestire adeguatamente le dinamiche intrapsichiche del paziente o utente associate ai vissuti religiosi, vissuti che hanno spesso a che fare con la visione cattolica di uomo.

INGRESSO GRATUITO
per informazioni
dott. Daniele Mugnaini
Presidente Sez. Toscana
danielemugnaini@virgilio.it

20 maggio 2008

Come si fanno le elezioni in Russia

Come ci hanno contati. E considerati [1]

Le manipolazioni dei risultati delle elezioni parlamentari e presidenziali hanno superato le più ardite supposizioni degli analisti più sospettosi

– Prima delle elezioni di dicembre per la Duma [2] la popolazione adulta di Mosca è aumentata di 174000 persone e prima di quelle presidenziali è diminuita di altrettante

– Tra i seggi con le più alte percentuali in favore di Dmitrij Medvedev non ci sono i quartieri dove sono state utilizzate le “urne elettroniche”. Tra i seggi con i peggiori risultati ce ne sono la metà

– In 345 dei 3300 seggi moscoviti l’affluenza ha raggiunto il 90% e in 164 il 100%. Fra l’altro quasi tutti gli elettori sono giunti alle urne nell’ultima ora

– La quantità di schede “in più” nelle urne nel corso delle votazioni a Mosca assomma a 642000. Quasi tutte sono state segnate in favore del candidato del potere [3]

Secondo la legge le informazioni dettagliate sulle elezioni seggio per seggio sono inserite nei siti ufficiali delle commissioni elettorali regionali, che rientrano nel portale Internet della CIK [4] russa. Questa è un’importante conquista del nostro sistema elettorale. Tuttavia negli ultimi tempi la quantità di dati inseriti sta diminuendo. Per esempio, dal dicembre 2007 nel corso delle votazioni hanno smesso di mostrare in Internet il numero reale di elettori registrati al momento dell’inizio delle votazioni – vengono mostrate solo le percentuali di affluenza, calcolate su non si capisce quale cifra di partenza.

Ciononostante i dati pubblicati ufficialmente sono più che sufficienti per capire cosa succede durante le elezioni e in cosa si distingue il nuovo armamentario dell’amministrazione elettorale. Cominciamo da Mosca – città che da molti per inerzia è considerata modello di libertà democratiche.

La lotta per laffluenza

In ogni caso, come la “Novaja gazeta” ha raccontato già a novembre, secondo i parametri formali della “manovrabilità elettorale” rientra nei primi dodici soggetti della Federazione e si sta avvicinando lentamente, ma con certezza, a Daghestan [5], Tatarstan [6] e Baschiria [7].

Le risorse amministrative non deludono neanche stavolta.

L’intervallo tra le elezioni della Duma e le presidenziali è stato di tre mesi. I mutamenti nelle liste elettorali avrebbero dovuto essere minimi. Tuttavia da dicembre a marzo il numero di elettori a Mosca è calato di 174400 unita. Cioè il ritmo di riduzione della popolazione adulta a Mosca su base annua è di circa 700000 persone. Vogliono farci credere che a fronte di una riduzione della popolazione russa nel 2007 indicata in circa 478000 persone (valutazione provvisoria dell’Istituto di Statistica russo) Mosca da sola perde circa 200-220000 persone in più.

Noi pensavamo proprio: la città cresce e si moltiplica sotto la paterna protezione dell’amato sindaco [8]. Ma le cifre elettorali dicono: niente di tutto ciò, è una catastrofe demografica! Fra laltro, perché parlare di Mosca? Per ritmi di sparizione degli elettori dalle liste la capitale è superata di molta da San Pietroburgo: là il deficit in tre mesi ha raggiunto le 386000 unita – il 10% delle liste! Su base annua – via un milione e mezzo di cittadini. Buona anche la regione di Krasnodar [9] – meno 216000 in tre mesi. E’ sintomatico che proprio questi soggetti della Federazione siano diventati i leader dell’incremento di affluenza in questi tre mesi – nella regione di Krasnodar l’attività degli elettori in confronto a dicembre è aumentata del 22,6%, a San Pietroburgo del 16,7%.

Noi, certo, crediamo assolutamente alle cifre ufficiali. Ma per ragioni di scrupolosità scientifica ci arrischieremo comunque a proporre un’ipotesi alternativa. L’affluenza si calcola come quota di coloro che si sono recati a votare rispetto al numero totale di elettori nelle liste. Questa si può fare aumentare o accrescendo il numeratore o riducendo il denominatore. La finezza sta nel fatto che alle elezioni per la Duma i seggi sono determinati nei territori su base proporzionale rispetto al numero assoluto di votanti (i 174000 voti in più a dicembre sono due seggi in più per Mosca). Da qui l’enigmatica crescita del numero di elettori da luglio (data dell’ultima verifica delle liste) a dicembre 2007 nella misura di 1,6 milioni di persone notata dal membro della CIK E. Koljušin.

Ma nelle elezioni presidenziali l’accento è stato posto sulle percentuali di affluenza come segno di appoggio popolare generale. Come risultato c’è stata una mostruosa moria elettorale a Mosca, a Piter [10] e in tutta la grande Rus’ [11]. 1,6 milioni di persone come sono spuntate dal nulla il 2 dicembre, così sono scomparse nel nulla il 2 marzo.

Cosa c’è di nuovo qui? Solo una schiettezza mai vista da parte dell’amministrazione, che è convinta che l’entusiasmo da essa mostrato tolga di torno tutte le domande scomode.

Alle 10 del mattino del 2 marza l’affluenza media a Mosca, secondo i dati del sito della Commissione Elettorale Moscovita era del 5,6%. Su questo sfondo stupisce l’attività del quartiere di Presnja [12] – il 13%; in singoli seggi circa il 20%. Tre mesi fa alla stessa ora in quel quartiere aveva votato il 4,5%, mentre nel vicino quartiere Dorogomilovskij l’affluenza mattutina alle elezioni presidenziali era solo del 3,7%.

Le notizie su campi dalla fertilità triplicata nei kolchoz d’avanguardia non stupiscono chi ha avuto la fortuna di nascere e vivere in URSS. Stupisce piuttosto la facilità con cui siamo tornati a certe cose.

Ancora più strampalata sembrava l’affluenza nel quartiere di Birjulevo Est. Ecco gli uomini d’avanguardia, che uomini d’avanguardia! In tutte i 38 seggi alle 10.00 è stata registrata un’affluenza standard del 7,3% (con divergenza in più e in meno dello 0,3%). Nel quartiere Taganskij, dove si trova la prefettura dell’AO [13] Centrale, in tutti i seggi aperti alle 17.00 l’affluenza con una precisione di alcune cifre decimali è risultata pari al 57%. Fra l’altro Mosca è lontano dai record assoluti russi di sincronia. Nel Daghestan, uno dei leader nel campo della manovrabilità elettorale, una concordanza del genere si osserva sistematicamente. In tutti e 36 seggi elettorali di Derbent [14] l’affluenza nel corso della giornata si è aggiornata idealmente di pari passo e alle 19.00 in tutte le commissioni si è bloccata al 90,8% più/meno 0,04%.

Tuttavia là dove per qualche ragione le votazioni si trovavano sotto l’occhio di osservatori o giornalisti pare che una qualche mano invisibile abbia trattenuto gli slanci stacanovisti. Nel seggio moscovita n. 105, dove votavano i membri del governo dalle 17 alle 19 l’affluenza, contro le leggi della natura, in generale è diminuita – dal 41,1% al 39,9%. Poi, in verità, si è elevata fino al 43,7%, ma comunque si è bloccata ad uno dei livelli più bassi nella città.

Ecco il guaio. Secondo le regole dei kolchoz la presenza delle alte sfere doveva provocare un potente entusiasmo delle masse, ma qui è tutto il contrario: più telecamere ci sono, più bassa è l’affluenza. La massa vera e propria, registrata nei resoconti, pare fuggire la marmaglia scrivente e filmante.

In un decimo dei seggi (345 su quasi 3300) i moscoviti hanno espresso alla grande un’attività superiore al 90% e in 164 seggi, se si vuol credere ai resoconti, praticamente al 100%. Fondamentalmente si tratta di seggi all’interno di ospedali e carceri per la detenzione preventiva e anche di seggi posti nelle stazioni. Ma ce ne sono anche di usuali, dove gli elettori votano a seconda della residenza. Per esempio i n. 1504, 1706, 1243 e 1257.

Come dire che letteralmente tutti gli elettori sono andati a votare, fra l’altro principalmente nell’ultima ora. Nel seggio n. 1504 nel quartiere di Pečatniki alle 19.00 l’affluenza era del 55,2%, ma alle 20.00 era schizzata al 100%. In unora avevano votato mille elettori? No, certo. Semplicemente l’amministrazione elettorale ha parificato il numero di elettori registrati a quello dei votanti reali – concretamente 1851. La cifra risultante, ahimè, non corrisponde al numero di schede elettorali ricevute dalla commissione. Un seggio con un numero di elettori pari a 1851 persone non può ricevere le 2800 schede indicate nei resoconti. Di solito le schede che vengono date sono un po’ meno degli elettori nelle liste. A tal proposito, a dicembre nel seggio n. 1504 si contavano 3022 elettori.

Beh, qui qualcosa più di mille sono spariti in tre mesi. Cosa non succede in condizioni da competizione socialista. I frutti di tali sforzi di razionalizzazione si sommano città per città e alla fine risulta la stessa “catastrofe demografica”. Virtuale, per fortuna. Come, fra l’altro, anche gli indici di affluenza da record ottenuti con il suo aiuto.

Purtroppo a Mosca sanno innalzare l’affluenza non solo riducendo il denominatore. Nel seggio n. 66 nel quartiere Krasnosel’skij senz’alcuna arbitraria riduzione delle liste all’ultimo momento l’affluenza è salita dal 50,3 al 79,5%, e così il seggio è passato da quelli arretrati a quelli d’avanguardia. Ma nel frattempo esattamente 500 schede risultano “sottratte”, cioè come se fossero state consegnate, ma non inserite nelle urne. E questo quando la dirigenza della CIK russa ha dato severe disposizioni per far cessare la sottrazione di schede in quanto forma di appropriazione indebita di beni di proprietà dello stato. E’ difficile credere che un quarto degli elettori del seggio n. 66 si sia messo la scheda sotto il giubbotto e la cifra è tonda in modo sospetto. Inoltre nei seggi vicini non è scomparsa alcuna scheda. La cosa più buffa è che nello stesso seggio alle elezioni municipali non era stata “sottratta” alcuna scheda. L’affluenza finale nel resoconto municipale è rimasta comunque al 50,5%. Nel quartiere di Krasnosel’skij vive gente strana: metà delle liste è andata a votare mettendo, come tutti, due schede in due urne. Ma poi ne è arrivata ancora un mezzo migliaio (29%), hanno sottratto le schede presidenziali, alle municipali non hanno badato – e ne hanno portate via cinquecento. Beh, i moscoviti sono così. Si consumano le suole delle scarpe [15]. Resta solo da sperare che le 500 schede federali “sottratte” fossero puramente virtuali e non siano riemerse da qualche parte in un altro seggio, prendendo parte un’altra volta all’aumento dell’affluenza.

Le astuzie stacanovistiche con l’affluenza violano la legge, ma non si riflettono direttamente sull’andamento delle forze politiche. Sono a loro modo innocenti – piuttosto permettono di valutare meglio il livello intellettuale degli amministratori elettorali.

Ci sono, tuttavia, anche prodigi più schifosi. Quando si lotta contemporaneamente per l’affluenza e per il risultato. Cioè non solo si gioca con le liste e con le schede virtuali, ma si inseriscono anche schede compilate “correttamente”. O si riscrivono i resoconti. Il che, certo, si riflette pure nella statistica finale – basta solo non stancarsi di fare i conti.

In 85 seggi l’affluenza nell’ultima ora è cresciuta del 25% e più. Fra l’altro non ci osservano segni di riduzione dell’entità delle lista. Ciò significa che gli elettori non sono stati “tolti dal conto”, ma “aggiunti”. Guardiamo come si fa.

Particolarità dei seggi

Una storia a parte sono i seggi posti nelle stazioni e nell’aeroporto di Vnukovo. Secondo i documenti ufficiali questi sono chiamati ad occuparsi dei votanti che vengono da fuori, che voterebbero con documenti esclusivi [16]. Tuttavia, a giudicare dai resoconti, là non hanno votato solo gli ospiti della città. All’aeroporto di Vnukovo, al seggio n. 4007, con documenti esclusivi aveva votato il 19,3%. Va da se che nell’ultima ora una mela non avrebbe trovato dove cadere [17] – la crescita dell’affluenza è del 33,2%. Cioè dalle 19 alle 20 a Vnukovo si è portata una folla di compatrioti pieni di senso di responsabilità civile. Evidentemente registrati a Mosca [18].

Lo stesso è avvenuto alla stazione di Kiev [19]. Quelli che avevano votato con documenti esclusivi erano il 17,9%, l’aumento di affluenza nell’ultima ora è stato del 19,1%. L’eroismo degli anonimi cavalieri della democrazia sovrana [20] è ancor più considerevole, perché chiaramente abitano lontano dalle stazioni: infatti per le contemporanee elezioni municipali i seggi da stazione non sono stati allestiti. Ciò è comprensibile: i moscoviti non vivono nelle stazioni. Ciò significa che quello stesso 80% di elettori che ha assicurato l’affluenza alla stazione di Kiev o a Vnukovo per i municipali ha votato da qualche parte vicino a casa proprio, ma per il presidente si è mosso per andare a votare all’aeroporto…

Beh, proprio stacanovisti. Gente di tipo speciale.

Ma forse nessuno è andato in nessun posto e l’80% è stato semplicemente inserito o aggiunto al resoconto dalla mano ferma di qualcuno?

Oppure ecco un’altra invenzione. Nel quartiere del parco di Fili è stato installato per la prima volta il seggio n. 3065. Un seggio usuale – per moscoviti. Più precisamente per gli abitanti dell’unico stabile al n. 14 di via Bagration. La commissione elettorale è stata piazzata nella sede della S.p.a. “MTZ Rubin [21]”. In ogni caso questa non è una fabbrica, ma il ben noto centro commerciale “Gorbuškin Dvor [22]”. Nelle liste per le elezioni municipali si contano qui in tutto 153 elettori, che corrispondono agli abitanti dello stabile n. 14. Ma ecco che nelle liste per le elezioni presidenziali ci sono ben 3847 persone. Come fanno ad essercene tante in uno stabile di 14 piani con un solo ingresso? A proposito, secondo la legge sulle elezioni del presidente della Federazione Russa in un seggio non possono essere registrate più di 3000 persone (sez. 3 art. 25) a meno che non si trovi all’estero. Ma la commissione del seggio n. 3065 ha ricevuto 3750 schede e qui hanno votato 3702 elettori. Con unaffluenza del 96,7%. Il risultato di Dmitrij Medvedev, non è il migliore in termini di percentuali – 88,4%, ma quanto a numeri assoluti assomma a 3272 voti, come in tre seggi moscoviti medi messi insieme. E’ il record assoluto in un seggio del paese, tra l’altro. Comunque il contributo dei residenti reali di questo seggio al mucchio di Medvedev è al massimo di 64 voti. Proprio tanti elettori, registrati nello stabile n. 14, sono andati a votare (la loro affluenza locale, ne deriva, è stata del 41%).

Allora chi ha appoggiato in modo così monolitico Dmitrij Medvedev qui? Forse i visitatori e il personale del centro commerciale? Ma in questo caso avrebbero dovuto lasciare dei documenti esclusivi. Ma di questi, com’è indicato nel resoconto, ne sono stati trovati 95. Sono prodigi.

E nessuno fa domande. E perché mai, è tutto chiaro comunque.

Appaiono enigmatici i casi in cui in seggi vicini sono stati registrati risultati radicalmente divergenti. I seggi n. 87 e n. 88, simili per dimensioni, posti nella Casa dell’Architetto [23], a cui sono state attribuite fondamentalmente le stesse strade (Spiridonovka, Malaja Nikitskaja, ecc.), differiscono solo nell’organico della commissione e degli osservatori. Tra l’altro nel seggio n. 87 l’affluenza alle 10 del mattino era del 4% e alla fine delle votazioni ha raggiunto il 43,5%. Là Medvedev ha ottenuto il 56,7%, Zjuganov [24] il 29,7%, Žirinovskij [25] il 7,1%. Mentre nel n. 88 l’affluenza alle 10 era al 18,9%, alla chiusura ha raggiunto il 95,7%. Medvedev ha avuto il 93,8%, Zjuganov il 5,2%, Žirinovskij lo 0,9%. Nell’ultima ora l’affluenza nel prima seggio è cresciuta del 4% (il che è vicino alle medie da molti anni a questa parte), nel secondo del 27,7%.

E’ interessante che tra le quasi 1400 schede nel seggio n. 88 non ce sia stata alcuna non valida. In condizioni normali una o due persone su 100 sono sempre impaurite della scheda. Ma qui 1400 persone hanno colpito come campioni olimpici di biathlon: tutti al centro del bersaglio [26]. Ah, Mosca, città di contrasti.

Il modello elettronico

Di seggi simili al n. 88 solo nel quartiere di Presnja ce n’era più di una decina e in altri quartieri in abbondanza. E’ notevole che quasi tutti si trovino là dove non venivano utilizzati i complessi per l’esame delle schede elettorali (KOIB [27]). Essenzialmente si tratta di scanner con computer collegati al GAS [28] “Vybory” [29].

Nei seggi con il KOIB le possibilità di manipolazione delle liste sono ridotte, anche se non sono del tutto escluse. Il problema principale è che l’usuale resoconto si può riscrivere a richiesta, ma correggere quello elettronico è decisamente più problematico. Bisogna inserire noiosamente una per una le schede false nello scanner, il che fa calare la produttività del lavoro e fa aumentare il rischio di farsi beccare. Allora facciamo dei confronti.

I KOIB erano posti in 949 seggi, a cui era attribuito il 31,5% degli elettori moscoviti. Una selezione più che rappresentativa – circa un milione e mezzo di persone. Nei confronti che hanno a che fare con quantità così grandi risultano statisticamente significative perfino divergenze dell’ordine di punti percentuali. Eppure da noi, come si vede nella tabella n. 1, le differenze sono più grandi. Che potrebbe significare?

Tabella n. 1: risultati delle elezioni presidenziali a Mosca (in %)

Tipo di seggio

Affluenza

Medvedev D.A.

Zjuganov G.A.

Žirinovskij V.V.

Bogdanov A.V. [30]

Mosca in generale

66,3

71,5

16,5

7,6

2,0

Seggi con KOIB

57,3

65,9

19,8

9,1

2,6

Seggi “aperti”

70,5

73,6

15,3

6,9

1,8

Seggi “chiusi”

98,7

73,5

14,2

8,4

1,9

Stazioni, aeroporti

98,5

83,2

7,3

7,4

0,9

Seggio “Gorbuškin Dvor”

96,7

88,4

2,5

6,6

1,1

Seggi in cui votavano i politici al potere

49,2

64,0

23,1

7,4

2,7

Nei seggi dove sono stati posti i KOIB, sono notevolmente peggiori l’affluenza e i risultati di Dmitrij Medvedev.

Su 20 quartieri moscoviti con la più bassa affluenza in 15 erano in funzione i KOIB. E al contrario in nessuno dei 30 quartieri con la più alta affluenza c’erano i KOIB. Nei territori senza KOIB sono stati registrati anche i più alti indici di affluenza nell’ultima ora. Il massimo hanno dato il quartiere Preobraženskij – 23,7% e Kuncevo – 22,6%. Un sistematico calo degli indici di entusiasmo elettorale si osserva non solo nei seggi con il voto elettronico, ma anche là dove hanno votato le più alte sfere e conseguentemente c’era un relativo ordine quanto a osservatori e trasparenza. Tuttavia le alte sfere sono incline a vivere e votare in quartieri privilegiati, perciò non è del tutto corretto prendere questi risultati come modello per tutta Mosca. I KOIB invece erano distribuiti in tutta la città e perciò sono adeguati come mezzo di verifica.

Tra i 20 territori con i più alti indici di sostegno a Dmitrij Medvedev non c’è alcun quartiere con i KOIB, ma tra i 20 con i più bassi ce n’è più della meta con i KOIB. Uno dei migliori risultati di Medvedev è nei quartieri di Kuncevo e Možajskij (84-86%). Qui i KOIB erano in funzione a dicembre, ma non lo erano a marzo. E proprio qui (guarda che coincidenza!) ci sono i più alti indici di crescita a Mosca dei voti per Medvedev rispetto ai risultati di dicembre di “Russia Unita” [31]: un 37,8% si è aggiunto a Kuncevo, un 39,2% nel quartiere Možajskij.

A un’analisi più accurata i risultati a Kuncevo suscitano vero entusiasmo . Nel corso dell’ultima ora (o piuttosto subito dopo la chiusura dei seggi?) ha avuto luogo un fenomenale incremento dell’attività. In 36 dei 38 seggi aperti (nei 4 “chiusi” considereremo spiegabile un’affluenza del 100%) nell’ultima ora l’affluenza si è impennata del 13-35%. E solo in due di un verosimile 4-7%. In uno di essi, il n. 2477, l’affluenza finale è stata del 63,4%; il risultato di Medvedev è stato 64,4%, quello di Zjuganov 23,9%. Nel vicino seggio n. 2473, dove nell’ultima ora l’affluenza è cresciuta del 34,5% e infine ha raggiunto il 79,3%, il risultato di Medvedev è stato 91,6%. Quello di Zjuganov 3,5%. Solo tre mesi fa (con l’uso di KOIB) in questo seggio aveva votato per il KPRF [32] il 21,3%, per “Russia Unita” il 44,7%.

Basta liberare le alate commissioni moscovite dalla zavorra elettronica e le cifre stacanovistiche schizzano in cielo.

Ma particolarmente sano appare il seggio n. 2455, dove tutte le 1300 schede ricevute dalla commissione sono state utilizzate. Nemmeno una eliminata, sottratta, danneggiata! Eppure tre mesi fa (quando qui c’erano i KOIB) non fu affatto così. Allora toccò eliminare 665 schede inutilizzate.

Se si considera giusto per tutta Mosca l’indice medio di affluenza registrato nei seggi con i KOIB (57,3%), allora risulta che alle elezioni hanno preso parte non 4640000 elettori, ma circa 4000000. Comunque è facile che anche questo calcolo abbellisca la realtà, perché anche in presenza dei KOIB le manipolazioni non sono escluse – semplicemente richiedono maggiore attenzione. A tal proposito, anche nello strampalato seggio nel centro commerciale “Gorbuškin Dvor” era stato utilizzato il KOIB, ma questo non ha impedito che apparisse un’affluenza fenomenale e un voto monolitico.

Se si utilizzano i dati dei KOIB come una sorta di modello per tutta Mosca, bisogna riconoscere che alle elezioni di marzo in città sono state “aggiunte” come minimo 630-640000 schede, cioè il 13,6% di tutte quelle trovate nelle urne. E’ giusto ricordare che le firme a sostegno dei candidati non erano considerate valide, se la quantità di quelle considerate inaffidabili superava il 5%. Perché non prendere in considerazione sulla base di simili criteri i risultati moscoviti?

Ripartendo i voti tra i candidati sulla base dei risultati medi dei seggi con i KOIB ci convinciamo che in presenza di un totale controllo elettronico Dmitrij Medvedev avrebbe ottenuto in totale circa 642000 voti in meno. O, il che è lo stesso, nei seggi senza KOIB ha ricevuto un premio di 642000 voti “oltre il modello”. Circa un quinto del risultato generale indicato nel resoconto finale.

E’ caratteristica la coincidenza quasi perfetta del numero di “schede soprannumerarie” [33] e di quello di “voti soprannumerari” per Medvedev nei seggi privi di controllo elettronico. Le schede che garantiscono l’aumento di affluenza in queste zone sono compilate in suo favore.

Per gli altri candidati, se tutta Mosca fosse stata sotto il controllo dei KOIB, i voti sarebbero notevolmente aumentati. Gennadij Zjuganov avrebbe ottenuto quasi altri 40000 voti in più del risultato ufficiale.

Se si prendono a modello i risultati dei seggi “trasparenti”, dove hanno votato gli uomini al potere, la differenza sarà ancora più stupefacente (vedi tabella 2).

Tabella 2

Candidati

Secondo i resoconti

Nuovo conteggio secondo i dati dei KOIB

Mutamenti

Numero di voti

%

Numero di voti

%

Numero di voti

%

Medvedev D.A.

3285990

71,5

2644008

65,9

+641982

+5,6

Zjuganov G.A

756936

16,5

795488

19,8

-38552

-3,3

Žirinovskij V.V.

347329

7,6

365979

9,1

-18650

-1,5

Bogdanov A.V.

93714

2,0

103336

2,6

- 9622

-0,6

Conclusioni provvisorie

1. Se si concorda sul fatto che si chiamano giuste e libere le elezioni in cui sono garantite pari condizioni nella campagna elettorale e corrette quelle in cui le schede sono conteggiate onestamente, allora le elezioni presidenziali a Mosca, a guardare i dati ufficiali, come minimo non corrispondono al secondo criterio. Anche sul primo criterio si è detto non poco.

2. Comunque non vediamo basi formali per mettere in dubbio la vittoria di Dmitrij Medvedev. Più probabilmente il suo risultato reale in città (lasciando da parte il problema della giustizia e della libertà delle elezioni) è circa il 65% con un’affluenza nell’ordine del 55%. Tuttavia non si vorrebbe ricavare i veri risultati con l’aiuto di metodi indiretti, ma ottenerli onestamente dall’amministrazione elettorale, che fra l’altro vive delle nostre tasse. O vogliamo troppo?

3. Il numero di “stranezze elettorali” a Mosca (della Russia in totale si parlerà poi) è sensibilmente aumentato nel ciclo elettorale 2007-2008 in confronto a tutte le precedenti elezioni federali. Si può parlare di un avvicinamento accelerato delle elezioni moscovite a standard “caucasici” o “sovietici”. Comunque pare che sia stata superata sostanzialmente la soglia della decenza: mai prima d’ora la tesi della manipolazione dei conteggi aveva trovato tanto appoggio tra le masse. La palese bravata degli amministratori elettorali lo sottolinea in modo paradossale: in ogni caso gli si stringe lo stomaco sempre di più. Vai a sapere da dove rastrellare – di sopra o di lato. Purtroppo non li angoscia per nulla la prospettiva di rastrellare di sotto. E qui hanno ragione [34].

4. Fra l’altro è importante la presenza di profonde divergenze nei resoconti in seggi che, apparentemente, non differiscono in nulla. Ciò significa che molto dipende da fattori al di fuori del sistema, come l’onestà di singole commissioni elettorali, la presenza di osservatori qualificati, ecc. Dietro resoconti finali regolari si nasconde una tragedia umana: ci sono persone e commissioni capaci di contare i voti onestamente. Sono la minoranza. Si sentono dei reietti, non hanno altro sostegno che la convinzione personale: “Fai quel che devi e sia quel che sia”. Su questo sfondo le frettolose dichiarazioni della “società democratica” sul fatto che “le elezioni sono del tutto false” soffrono del vecchio peccato intellettuale di generalizzazione.

Invece di dare almeno un sostegno morale alle poche commissioni oneste (perlomeno allo scopo di avere un modello) i liberali facilmente e volentieri abbandonano il campo di battaglia e tornano alle usuali discussioni da cucina. E’ davvero così difficile interessarsi dei risultati delle votazioni nel proprio seggio ed esprimere gentilmente il proprio giudizio al presidente o ai membri della commissione che vivono o lavorano nelle vicinanze?

O questo deve farlo qualcun altro? Il potere? Questo lo fa – nei propri interessi. Ma dove siete voi che amate tanto parlare di società civile? I membri delle commissioni elettorali vivono nella stessa società in cui essi vivono. Tra loro ci sono all’incirca altrettanti cittadini che tra voi: troppi pochi. Ma ci sono e a loro basta (per ora!) il coraggio per resistere alla pressione del sistema.

5. Al primo posto c’è la questione della fiducia nelle stesse procedure elettorali e nelle persone che le mettono in atto. Oggi un cittadino che desidera essere leale verso il proprio stato è posto davanti ad una scelta anormale: o sei un idiota che non capisce come “si fa un risultato” o sei un vigliacco che capisce tutto, ma tace. E’ cosa comprensibile, tra queste due opzioni manovrano anche gli stessi rappresentanti dell’establishment. Fra l’altro la maggior parte di essi ha fatto la propria scelta.

Lo chiamano patriottismo, servizio alla Patria, dovere morale di una persona ortodossa ecc. ecc. Bene. Perlomeno la gente capisce meglio chi pronuncia queste parole e cosa significano oggi.

Dmitrij Oreškin,
direttore del centro di analisi “Merkator” dell’Istituto di Geografia dell’Accademia delle Scienze russa
Vladimir Kozlov,
analista principale del centro “Merkator”

24.04.2008, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2008/29/00.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Nell’originale si gioca su due significati del verbo posčitat’, “contare” e “considerare”.

[2] La “camera bassa” del parlamento russo.

[3] L’establishment putiniano viene ormai definito semplicemente “il potere”.

[4] Central’naja Izbiratel’naja Komissija (Commissione Elettorale Centrale)

[5] “Repubblica autonoma” caucasica.

[6] “Repubblica autonoma” orientale popolata principalmente da tatari, da cui il nome.

[7] “Repubblica autonoma” orientale. Questa e le regioni sunnominate sono considerate – credo non del tutto a torto – esempi di arretratezza da molti punti di vista…

[8] Jurij Michajlovič Lužkov, da oltre quindici anni sindaco di Mosca e fedele a Putin.

[9] Russia meridionale.

[10] Nome colloquiale di San Pietroburgo.

[11] Antico nome della Russia.

[12] Il quartiere in cui si trova la “Casa Bianca”, la sede del governo…

[13] Administrativnyj Okrug (Distretto Amministrativo).

[14] Città sul Mar Caspio che è fra l’altro la più meridionale della Federazione Russa.

[15] Come dire, sono estremamente energici.

[16] Che attestano cioè che non fanno parte delle liste elettorali dei normali seggi cittadini.

[17] Come dire, c’era una ressa enorme. Una ressa virtuale…

[18] Per vivere a Mosca bisogna esservi registrati. Ma è ovvio che chi è registrato a Mosca e non ci vive conserva i benefici derivanti da tale registrazione.

[19] Stazione nel centro di Mosca da cui partono i treni per la capitale ucraina.

[20] Definizione ufficiale del neo-autoritarismo russo.

[21] MTZ può avere vari significati, Rubin è il rubino…

[22] “La corte di Gorbuška”. Gorbuška significa “cantuccio di pane”…

[23] Istituto centrale di architettura.

[24] Gennadij Andreevič Zjuganov, leader del Partito Comunista della Federazione Russa.

[25] Vladimir Vol’fovič Žirinovskij, leader del Partito Liberal-Democratico (in realtà nazionalista) della Federazione Russa.

[26] Letteralmente “alla mela” (il gergo del biathlon risente di Guglielmo Tell?).

[27] Abbreviazione della dicitura russa Kompleks Obrabotyvanija Izbiratel’nych Bjulletenej.

[28] Gosudarstvennaja Avtomatizirovannaja Sistema (Sistema Automatico Statale), da intendersi come “centro per l’elaborazione dei dati”.

[29] “Elezioni”.

[30] Andrej Vladimirovič Bogdanov, Gran Maestro della Gran Loggia Massonica Russa, candidato alle presidenziali per l’irrilevante Partito Democratico Russo. Le sue sdegnate smentite non hanno eliminato i sospetti che Bogdanov fosse una sorta di specchietto per le allodole…

[31] Il partito che ha il solo scopo di sostenere la politica di Putin e che adesso ha la maggioranza in parlamento.

[32] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).

[33] Letteralmente “oltre il piano”. Qui si allude ai propagandistici superamenti dei piani quinquennali sovietici (ma in tutto l’articolo vengono usate ironicamente frasi tipiche della propaganda sovietica).

[34] Il senso del passaggio è oscuro per noi, ma come ha detto un saggio anonimo “in Russia nessuno sa, ma tutti capiscono”... Pare di capire che per le commissioni elettorali sia più facile imbrogliare i deboli.

16 maggio 2008

Qualcosa di bello a Pechino-2008?


Oscar Pistorius

Calciomercato?

Notizie dell'ultima ora, esclusive, scopp memorabili, ecco una raccolta delle ultimissime notizie da casa Viola:

Il portiere Frey ha appena firmato per il Milan, il portiere francese, pur di approdare alla squadra rossonera, si è autoridotto l'ingaggio rientrando quindi nel tetto stipendi imposto da Berlusconi dopo il taglio dell'Ici prima casa. Frey si è svincolato a parametro zero, il Milan per ottenerne il cartellino ha infatti impugnato un cavillo delle Noif, più precisamente il 3° comma del paragrafo A capoverso B, che prevede la "perdita dei diritti nei confronti di un giocatore francese, ma che parla discretamente l'italiano, per quelle società che non abbiano pagato la bolletta del gas nei tempi previsti". Inutile l'alzata di scudi da parte della Fiorentina, "ma se il gas non ce l'abbiamo nemmeno!" hanno detto i dirigenti Viola, la decisione della commissione Figc è stata definita irrevocabile.

Capitolo Kuzmanovic: il giovane talento Viola è stato sospeso dall'attività agonistica, si è infatti scoperto che il Ds Corvino non l'aveva affatto acquistato dal Basilea, ma ad un'asta pubblica nel quartiere di Scampìa. False anche le generalità fornite dal ragazzo al momento dell'iscrizione alle liste federali, il suo vero nome è Pino Gargiulo, nato a Frattamaggiore, già noto alle questure d'Italia per imitazione abusiva di calata svizzero-slava. Kuzmanovic, anzi Pino Gargiulo, dopo aver versato un'ammenda potrà si continuare a giocare, ma solo in una società di Milano o Roma, questo secondo il testo unico di pubblica sicurezza che ne dispone l'obbligo di firma ai commissariati siti nelle zone residenziali di Tor Pignattara o di Quarto Oggiaro.

Riccardo Montolivo sta per passare al Palermo, il centrocampista ha dichiarato recentemente: "quello dei rosanero è un progetto vero e mi ha convinto, senza contare che amo particolarmente il panino con la milza mentre il lampredotto sinceramente mi fa recere... C'è anche la questione logistica, stando a Palermo si è più vicini un po' a tutto, servizi e collegamenti sono più agevoli, non è come a Firenze, lì figuratevi che l'aeroporto chiude alle 22!".

L'attaccante Pazzini appenderà le scarpe chiodo a fine stagione, la sua è una vera e propria crisi mistica: "Lascio a fine stagione - ha detto Pazzini - mi ritirerò presso l'eremo di Quaracchi a meditare sulle miserie del secolo".

Clamorosa l'operazione ormai ufficializzata da Corvino: tra il Ds Viola e la Samp è andata in porto un vero affarone, ai blucerchiati andranno Gamberini, Donadel e Jorgensen, ai Viola Gasbarroni. L'affare di mercato è stato salutato con grande soddisfazione dall'editorialista G.A.T. su un noto quotidiano. Tuttavia, solo successivamente, la Fiorentina si è accorta che Gasbarroni è di proprietà del Parma, la Samp si è comunque rifiutata di mandare a monte l'operazione: "v'avevate ad accorgervene prima" sembra abbia detto il dirigente doriano Marotta. Corvino ha comunque ottenuto i servigi sportivi di Gasbarroni, in cambio al Parma vanno Osvaldo, Cacia e 500 kg di muffato del Salento, famigerato formaggio pugliese.

L'attaccante rumeno Adrian Mutu passerà alla Roma, irrinunciabile l'offerta fatta ai Viola dalla società della famiglia Sensi. Alla Fiorentina arriveranno Rossi, Bianchi e Neri, più noti come i gemelli della rovesciata, uno si mette a quattrozampe, l'altro s'appoggia al primo con la schiena, il terzo dà lo slancio al secondo per colpire la palla. La velocità non è una delle loro doti migliori, ma le rovesciate che confezionano sono da cineteca. Il club gigliato oltre al cartellino di Mutu ha versato alla Roma 37 milioni di euro.

Infine Prandelli: l'allenatore di Orzinuovi può essere ormai considerato un ex Viola. In nottata è arrivata la firma sul contratto che lo legherà all'Inter per le prossime 19 stagioni, Massimo Moratti gli ha assicurato uno stipendio comunque commisurato al salary cap interista, 13,7 fantastiliardi al mese. Prandelli però sarà l'allenatore ombra della squadra nerazzurra che ha confermato sulla panchina Roberto Mancini. Compito di Prandelli sarà quello di stazionare appena dietro la nuca di Mancini e, in caso di sciocchezza, "pem" assestargli sul capo una pacca svegliarella altrimenti detta zuppa: "A furia di pem pem vinceremo lo scudetto" ha commentato il Ds Oriali.

Ultim'ora: a seguito del diffondersi di queste notizie il popolo Viola si è radunato sotto la sede della società gigliata in piazza Savonarola. Tuttavia alcuni rappresentanti del tifo si sono successivamente accorti che quella era la vecchia sede della società Viola, uno di loro ha domandato: "e la nuova dov'è?". "La nuova non c'è" ha risposto un altro. Il corteo di tifosi gigliati (600mila per gli organizzatori, 14 più 2 cionchi secondo la Questura) si è quindi diretto in piazza S.Croce, da lì sono partiti cori, ovazioni ed applausi nei confronti dei Della Valle e di Corvino, alla storica chiesa che dà sulla piazza è stato apposto un grande striscione "Evviva il progetto, Firenze condivide le scelte della proprietà, per un futuro migliore!".


N.B. Ai colleghi dei Tg di Sky, a quelli dei Tg nazionali e della "grande stampa", ricordiamo che il materiale pubblicato su fiorentina.it può essere utilizzato a patto che ne venga citata la fonte.

S.P.


http://www.fiorentina.it/Notizia.asp?IDNotizia=61628&IDCategoria=98


15 maggio 2008

SOS Birmania (ricevo da "Aiutare i bambini" e pubblico)

SOS BIRMANIA: intervento di emergenza per le vittime
del ciclone NARGIS


Paese:
Birmania
Località:
Ayeyarwady Division
Scopo:
Acqua, riso, accoglienza, cura e ricerca sopravvissuti
In Corso:

IL CONTESTO:

Nei giorni tra la fine di aprile e il 03 maggio 2008 la Birmania è stata colpita da un gigantesco ciclone denominato Nargis.
Dopo una settimana si stimano tra le 60.000 e le 220.000 vittime, con una cifra di sfollati tra 1 e 2 milioni di dispersi. La giunta militare che governa il paese ha rifiutato l’ingresso di aiuti e operatori umanitari internazionali.

"Sulla base di queste valutazioni - è scritto nel rapporto dell'Ufficio dell'Onu per il Coordinamento degli affari umanitari - le Nazioni Unite stimano che da 1.215.885 a 1.919.485 di persone sono state colpite dal ciclone. Il numero di morti può andare dai 63.290 ai 101.682 e 220mila persone sono date per disperse".
Mancano cibo ed acqua potabile, "vi sono timori per la sicurezza e si teme che nelle aree maggiormente devastate si verifichino comportamenti violenti", avverte ancora l'Onu.
Le realtà che stanno intervenendo in maniera indipendente a favore della popolazione colpita sono pochissime, in gran parte piccole organizzazioni locali senza fondi.
Servono cibo, acqua, ripari di emergenza, benzina, vestiti. L’approvvigionamento in loco è molto difficoltoso, i prezzi sono schizzati alle stelle e i prodotti scarseggiano. Ciononostante occorre tentare qualsiasi mezzo per evitare la più grande tragedia umanitaria del paese.


IL PROGETTO:

L’organizzazione locale METTA è una ONG birmana che da 10 anni lavora in maniera molto seria su progetti rivolti a donne, comunità rurali, minoranze etniche. Ha bilancio certificato e costanti appoggi da realtà internazionali come ActionAid, Terre des Hommes, SwissAid, Oxfam.

Sin dalle prime ore dopo il passaggio del ciclone, METTA ha iniziato a raccogliere dati sulla tragedia, intervenendo con aiuti di emergenza come:
- acquisto e distribuzione di acqua potabile (oltre 12.000 bottiglie)
- distribuzione di riso (oltre 12.000 rice bags)
- accoglienza e cura di feriti
- allestimento di 6 barche per cercare sopravvissuti nelle zone della foresta di mangrovie


Mancano risorse materiali ed umane. La stessa organizzazione ha perso 4 persone dello staff, ma ha in campo in queste ore oltre 40 volontari e professionals. Prima del ciclone METTA sosteneva 15 centri rivolti all’infanzia. Al 10 di maggio è stato possibile rintracciare solo 1 tra tutti gli educatori che vi lavoravano, non si ha notizia degli altri.
L’isola di Pyinsalu Island è stata sommersa da ondate tra i 15 e i 28 piedi. Dei 40.000 abitanti si stima che solo un quarto sia sopravvissuto. Due scuole appena aperte con l’aiuto di Oxfam sono state completamente distrutte.
In queste ore arrivano i primi aiuti finanziari all’organizzazione, che sta anticipando ogni intervento dando fondo alle riserve.

Aiutaci anche tu a fornire gli aiuti di emergenza per i bambini colpiti dal ciclone NARGIS! Il tuo aiuto è fondamentale!


COSA FA “aiutare i bambini”:

Il regional manager di “aiutare i bambini” per l’Asia, Francesco Caruso, conosce personalmente l’organizzazione METTA ha visitato nel mese di aprile i progetti che stava realizzando. Caruso consiglia di supportare l’organizzazione METTA nella distribuzione dei primi aiuti di emergenza (acqua, riso, tende). Seguiranno appena possibile i dettagli organizzativi e rendicontativi.

“aiutare i bambini” ha quindi deciso di sostenere l’ong METTA per la realizzazione del progetto di emergenza con un contributo di 10.000 euro.


CONTROLLO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO:

Francesco Caruso seguirà l’evoluzione dell’intervento e assicurerà il reporting a tempo debito.

Non è un'offerta di lavoro qualsiasi!

NUOVI ASTRONAUTI PRONTI AL DECOLLO
L’Agenzia Spaziale Europea punta a reclutare uomini e donne per le prossime missioni. I candidati selezionati si uniranno al Corpo Astronauti Europeo. Il via alle selezioni è il 19 maggio

COME PRESENTARE DOMANDA
Il processo generale di selezione avrà inizio il 19 maggio e seguirà una procedura ormai consolidata: 1. Selezione: la prima fase della procedura formale di selezione si svolgerà online all'indirizzo www.esa.int/astronautselection. 2. Coloro che presenteranno domanda dovranno fornire un certificato medico equivalente a quello richiesto per ottenere il brevetto di volo privato, fornito da un esaminatore medico autorizzato dalla relativa Autorità Medica Nazionale dell’Aviazione. 3. Successivamente, i candidati saranno sottoposti a valutazione psicologica e professionale che comprende test comportamentali e cognitivi.4. Valutazione medica: questo processo include un esame clinico da parte di medici dell'aeronautica e specialisti, test di valutazione di laboratorio e procedure speciali. 5. Colloquio formale: come potenziali membri del personale ESA, i candidati astronauti verranno sottoposti a valutazione professionale da parte di una commissione di selezione dell'ESA. 6. Le nomine definitive verranno annunciate ufficialmente nel 2009. I candidati selezionati si uniranno al Corpo Astronauti Europeo e inizieranno la formazione di base presso il Centro Europeo Astronauti (European Astronaut Centre, ESA-EAC) di Colonia, in Germania.

REQUISITI
Il candidato ideale per la posizione di astronauta europeo dovrebbe avere una formazione in discipline scientifiche pertinenti, incluse, ma non obbligatoriamente, scienze naturali, chimica e medicina. Inoltre, dovrebbe avere notevoli competenze nell'ambito della ricerca, delle applicazioni e dell'istruzione, preferibilmente con esperienza operativa. Chi fa domanda deve dimostrare anche una buona memoria e capacità di ragionamento, concentrazione, attitudine all'orientamento spaziale e una destrezza manuale. I candidati dovranno avere una buona padronanza della lingua inglese (è gradita la conoscenza del russo) e dovranno dimostrare un determinato tipo di carattere dotato di un'elevata motivazione, flessibilità, capacità a lavorare in team, empatia verso gli altri e stabilità emotiva.

L'AGENZIA SPAZIALE EUROPEA
L'Agenzia Spaziale Europea o ESA (acronimo dell'inglese European Space Agency) è un'agenzia internazionale fondata nel 1975 incaricata di coordinare i progetti spaziali di 17 paesi europei. Il suo quartiere generale si trova a Parigi, in Francia. Il personale dell'ESA ammonta a 1.900 persone (esclusi sub-appaltatori e le agenzie nazionali) e il budget per il 2005 è stato di 3 miliardi di euro.Lo spazioporto dell'ESA è il Centre Spatial Guyanais a Kourou, nella Guiana Francese, un sito scelto, come tutte le basi di lancio, per via della sua vicinanza con l'equatore. Durante gli ultimi anni il lanciatore Ariane 5 ha consentito all'ESA di raggiungere una posizione di primo piano nei lanci commerciali, e l'ESA è il principale competitore della NASA nell'esplorazione spaziale.Le missioni scientifiche dell'ESA hanno le loro basi all'ESTEC di Noordwijk, nei Paesi Bassi. L'ESA Mission Control (ESOC), di Darmstadt in Germania, è responsabile del controllo dei satelliti ESA in orbita. Le responsabilità dell'ESA European Space Research Institute (ESRIN) di Frascati, in Italia, includono la raccolta, l'archiviazione e la distribuzione di dati satellitari ai partner dell'ESA; oltre a ciò, la struttura agisce come centro di informazione tecnologica per l'intera agenzia.

I PROGETTI
Per il futuro l'ESA ha piani ambiziosi che si possono suddividere in tre grandi categorie. Il primo è la continuazione della ricerca scientifica sui progetti di esplorazione (per esempio sviluppando nuovi sistemi di propulsione), in modo da ridurre i costi di lancio o aumentare il carico utile, onorare gli accordi presi con la Stazione Spaziale Internazionale, e migliorare le future esplorazioni spaziali come quella della sonda Venus Express, partita per Venere nell'autunno 2005.La seconda categoria è, in collaborazione con la NASA, lo sviluppo e la costruzione di missioni indirizzate verso la ricerca astronomica come la sonda Planck che dovrebbe studiare il rumore di fondo del cosmo (2007), l'osservatorio spaziale Herschel (2006), Corot che dovrebbe segnare una nuova pietra miliare nella ricerca di pianeti extrasolari (giugno 2006) o l'interferometro Darwin. Darwin è l'ultima sonda progettata per individuare pianeti esterni al sistema solare della dimensione della Terra.Mentre i precedenti progetti sono simili a quelli avviati dalle altre agenzie spaziali come la NASA, la terza categoria dei programmi spaziali dell'ESA differisce sensibilmente da quelli NASA. Il Programma Aurora definisce una serie di missioni per giungere ad una missione umana su Marte ma, a differenza di quello varato dalla NASA, non prevede un ampio numero di missioni verso la Luna, preferendo sonde automatiche e missioni progettate per testare le tecnologie che verranno utilizzate per la missioni umane che dovrebbe avvenire nel 2030. La prima missione di una certa rilevanza è ExoMars, una missione dotata anche di un rover per Marte. Fino al 2005 la missione ExoMars era una missione congiunta ESA e NASA, ma le leggi statunitensi che limitano lo scambio di informazioni hanno spinto l'ESA a modificare la missione rendendola esclusivamente ESA. La missione è prevista per il 2011. Un altro progetto molto ambizioso è Mars Sample Return Mission, che dovrebbe seguire la missione ExoMars. Sarà la prima missione che riporterà dei materiali da un altro pianeta, quindi sarà necessario costruire un modulo discendente capace di partire da Marte ed uscire dall'orbita marziana per tornare sulla Terra.

Fonte: http://www.bollettinodellavoro.it/menunotiziaflash1.htm