31 ottobre 2008

Come "lotta" Mosca con il nazionalismo

L’autorità di Mosca garantiscono che impediranno il corteo non autorizzato dei nazionalisti il 4 novembre

Ogni tentativo del cosiddetto Movimento contro l’immigrazione illegale (DPNI [1]) e dell’ “Unione Slava” [2] di svolgere azioni non autorizzate nel Giorno dell’unità nazional-popolare [3] a Mosca il 4 novembre sarà impedito dalle forze dell’ordine, ha dichiarato martedì a Interfax [4] il vice direttore dell’ufficio stampa del sindaco e della giunta di Mosca Leonid Krutakov.

“Il 4 novembre, giorno dell’unità nazional-popolare, a Mosca avrà luogo un’enorme quantità di manifestazioni popolari. Tutti i servizi della città che si occupano della sicurezza di queste lavorano al massimo delle loro possibilità”, – ha detto L. Krutakov.

Questi ha sottolineato, che “per quanto riguarda le richieste presentate per svolgere manifestazioni di massa, l’ufficio del sindaco di Mosca agisce secondo la legge, tenendo fede fra l’altro al principio di soddisfare le richieste presentate con maggiore anticipo”.

“Nel caso della “Marcia Russa”, che non è una manifestazione significativa e di massa, si è verificato un errore. L’“Unione Nazional-Popolare” [5] di Sergej Baburin ha presentato per prima la richiesta di svolgere una manifestazione sul lungofiume Taras Ševčenko”, – ha detto L. Krutakov.

Il rappresentante ufficiale delle autorità della capitale ha chiarito, che alcune altre organizzazioni avevano presentato una richiesta per quel posto, tuttavia più tardi si sono accordate per associarsi all’“Unione Nazional-Popolare”. “Cosicché la manifestazione sul lungofiume Taras Ševčenko avrà luogo”, – ha sottolineato L. Krutakov. Questi ha aggiunto che “a singole persone, che operano a nome del Movimento contro l’immigrazione illegale (DPNI), che non è registrato, è stato pure proposto di associarsi all’“Unione Nazional-Popolare” e ad altre organizzazioni”.

“I punti sui quali il DPNI avanzava pretese, erano occupati sulla base di richieste presentate in precedenza”, – ha detto L. Krutakov.

“Ogni tentativo del DPNI e dell’“Unione Slava” di far passare l’operato della giunta di Mosca per la tutela dell’ordine e della legalità nello svolgimento di manifestazioni popolari per un divieto di queste manifestazioni è una menzogna”, – ha dichiarato il rappresentante delle autorità moscovite. Questi ha sottolineato che “l’appello a prender parte a un corteo non autorizzato a fronte della possibilità di svolgere una manifestazione legale è una provocazione”. “Cose del genere saranno impedite con la forza dal GUVD [6] di Mosca e, indubbiamente, la responsabilità ricadrà sulle persone che avranno preso parte a questa provocazione”, – ha detto L. Krutakov.

Al contempo una fonte importante dell’Interfax nell’amministrazione cittadina, che desidera restare anonima, ha espresso dubbi in merito in quanto finora nei confronti dei leader del DPNI e dell’“Unione Slava”, che non sono registrati, non è stato avviato alcun procedimento penale per estremismo e incitazione all’odio interetnico e le stesse organizzazioni non registrate da loro guidate non sono state riconosciute come estremistiche”.

“Interfax-Mosca”

30.10.2008, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2008/81/11.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Abbreviazione del nome russo Dviženie protiv nelegal’noj immigracii.

[2] Movimento ultra-nazionalista che si prefigge dichiaratamente di fare della Russia un paese monoetnico.

[3] Festa che dal 2004 ha rimpiazzato quella del 7 novembre (in epoca sovietica Festa della Rivoluzione d’Ottobre – il 7 novembre era il 25 ottobre del calendario giuliano allora in uso in Russia – e inseguito Festa della Riconciliazione). Il 4 novembre 1612 le milizie popolari guidate dai principi moscoviti Minin e Požarskij attaccarono la guarnigione polacca che presidiava la zona del Cremlino (la Russia era rimasta senza zar e i polacchi tentavano di insediare sul trono russo il figlio del re di Polonia – dopo la cacciata dei polacchi fu posto sul trono lo zar Michele, primo della dinastia dei Romanov).

[4] Agenzia di stampa russa non governativa.

[5] Partito nazionalista.

[6] Glavnoe Upravlenie Vnutrennich Del (Direzione Centrale degli Affari Interni), in pratica la polizia.

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