18 maggio 2011

Siamo in Cecenia e si fa quello che ci pare...

Il confronto è fallito [1]




Gli agenti delle strutture armate cecene ignorano gli inquirenti federali


Lunedì le forze dell'ordine cecene, formate da ex militanti ceceni, hanno di nuovo dimostrato la propria indipendenza dalla legge russa.

Il comandante dell'OMON [2] Alichan Cakaev e i suoi vice Adam Chizriev, Ismail Israilov e Aslambek Achaev, sospettati del sequestro del ceceno Islam Umarpašaev, hanno ostentatamente ignorato il gruppo di inquirenti della SK [3] della Federazione Russa e non si sono presentati al confronto.

Inizialmente hanno detto di non potersi presentare per motivi plausibili: il ministero degli Interni della Repubblica Cecena tiene delle esercitazioni. Tuttavia, quando gli inquirenti sono giunti alla base dell'OMON ceceno non hanno trovato là alcuna esercitazione, invece hanno trovato i sospettati di sequestro a passeggiare a piacimento per la base dell'OMON in borghese.

I sospettati sono passati davanti agli inquirenti senza neanche salutarli.

Il capo dell'amministrazione investigativa del ministero degli Interni della Federazione Russa ha dichiarato all'inquirente per i casi particolarmente importanti Igor' Sobol' che gli agenti dell'OMON ceceno sono comunque d'accordo a partecipare ai confronti, ma solo dopo che sia stato interpellato il capo del ministero degli Interni ceceni Ruslan Alchanov. L'inquirente Sobol' si è accordato per un incontro con il ministro Alchanov, ma quando si è avvicinato al ministero degli Interni ceceno gli è stato detto: il ministro è volato urgentemente a Mosca.

Martedì hanno ignorato gli inquirenti federali l'agente dell'OMON Abdul-Bari Bacaev, l'agente dello ROVD [4] del quartiere Oktjabr'skij [5] Anzor Dyšniev e Chanpaš Atlambaev.

Martedì è giunto in volo in Cecenia il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, che si è incontrato con i rappresentanti della SK della Federazione Russa. Hanno valutato l'unico e globale problema al momento – la disobbedienza delle strutture armate cecene, la loro provocatoria intangibilità, per cui è impossibile indagare sui territori della Cecenia e della Russia su crimini particolarmente gravi legati a sequestri di persona e omicidi, tra cui anche di attivisti per i diritti umani ceceni e russi.

Tomas Hammarberg è al corrente del caso del sequestro di Islam Umarpašaev. La “Novaja gazeta” ha scritto dettagliatamente di questo caso (vedi la “Novaja”, n. 16 del 14.02.2011 [6]). Proprio su richiesta di Hammarberg il capo della SK della Federazione Russa Bastyrkin ha tolto questo caso agli inquirenti ceceni e l'ha trasmesso per competenza al gruppo inquirente federale sotto la direzione di Igor' Sobol'.

Sobol' porta avanti alcuni grossi casi in Cecenia, tra cui anche il caso del sequestro e dell'omicidio dell'attivista per i diritti umani Natal'ja Ėstemirova. A partire dai materiali del procedimento penale sull'omicidio di Natal'ja Ėstemirova è perfettamente chiaro che una delle versioni principali sulla complicità delle forze dell'ordine cecene nel sequestro e nell'uccisione a colpi d'arma da fuoco non è stata esaminata. Due anni dopo questo clamoroso omicidio politico mancano i risultati delle indagini. Ma, suppongo, la causa è proprio l'intangibilità degli agenti delle strutture armate cecene. Lo status particolare di Ramzan Kadyrov è il muro in cui si imbatte la legge russa.

Igor' Kaljagin, capo del “Comitato contro la tortura” al lavoro in Cecenia, ha detto: “Ora è molto importante registrare al massimo, in modo esemplare e pubblico l'assurdità della situazione che si è creata. In Cecenia gli omicidi e i sequestratori sono noti, ma incarcerarli è impossibile. Solo perché la leadrship del paese non ha la volontà politica”.

L'inquirente Sobol' ha emesso una delibera per la convocazione forzata di tutti gli agenti delle strutture armate cecene non presentatisi alle azioni investigative. Le convocazioni dovranno essere attuate dal Raggruppamento unito temporaneo degli organi e dei reparti basato a Chankala [7]. Il gruppo è diretto dal generale Simakov. Questi, peraltro, a febbraio si è rifiutato di fornire protezione a Igor' Sobol' nella conduzione di azioni investigative nella base dell'OMON ceceno.

Elena Milašina

17.05.2011, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2011/052/03.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Gioco di parole complesso. L'originale è Očnaja stavka provalilas'. Stavka significa “puntata” (al gioco) e očnaja stavka “confronto”. Quindi in un certo senso si allude anche a una scommessa persa...

[2] Otrjad milicii osobogo naznačenija (Reparto di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa particolarmente dura.

[3] Sledstvennaja Komissija (Commissione Inquirente).

[4] Rajonnoe Otdelenie Vnutrennich Del (Sezione di Quartiere per gli Affari Interni), in pratica la polizia di quartiere.

[5] “Dell'Ottobre”, quartiere di Groznyj.

[6] Da me tradotto qui.

[7] Città della Russia centrale.

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