23 marzo 2012

Anche Kadyrov si fa neo-sovietico e ri-nazionalizza le terre privatizzate

In Cecenia sono stati restituiti in proprietà ai goschoz [1] oltre 200 ettari di terre

22 marzo 2012, 12.58

Oltre 200 ettari di terreni agricoli alienati illegalmente e utilizzati e non utilizzati secondo la loro destinazione sono stati restituiti alla Cecenia per il bilancio delle aziende statali, affermano al ministero dell'Agricoltura della repubblica. Gli osservatori locali a loro volta dichiarano che una serie di abitanti di conseguenza viene privata di lotti di terreno e abitazioni.

Come ha riferito "Kavkazskij uzel", la commissione per le questioni della terra, che è stata creata qualche mese fa, ha evidenziato serie violazioni nella sfera della legislazione sulla terra. Il 14 marzo il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov per traffici illeciti con lotti di terreno e vendita illegale di terre a destinazione agricola ha rimosso dai loro posti in una volta 20 funzionari di vario rango, tra cui anche sette direttori di goschoz.

"In conseguenza del lavoro svolto dai membri della commissione interministeriale per lo svolgimento di una verifica supplementari sulle evidenziate violazioni della legislazione sulla terra da parte degli organi di governo locale, sul bilancio dei
goschoz della repubblica sono già stati restituiti oltre 200 ettari di terreni utilizzati illegalmente. Il lavoro in questa direzione sarà proseguito di modo da far tornare ai goschoz entro il 1 maggio, secondo gli ordini del capo della repubblica tutti i terreni agricoli alienati illegalmente in vari anni", – si dice al ministero dell'Agricoltura della repubblica.

Come affermano al ministero dell'Agricoltura, si programma di utilizzare le terre restituite sul bilancio dei
goschoz per la ricoltivazione, la produzione agricola e la conduzione di altri lavori.

Il rappresentante del ministero ha fatto notare che la restituzione dei terreni agricoli in proprietà ai
goschoz è stata compiuta in tre distretti della repubblica – quelli di Šali [2], Groznyj e Urus-Martan [3]. La superficie totale delle terre utilizzate illegalmente in Cecenia, secondo i dati sui risultati del lavoro della commissione speciale per la verifica dell'osservazione delle norme della legislazione sulla terra sui posti enunciati pubblicamente, era pari a 609 ettari.

Massicce violazioni della legislazione sulla terra sono state evidenziate dalla commissione nei centri abitati dei distretti di Gudermes
[4], Groznyj e Kurčaloj [5], nel distretto Nadterečnyj [6] e nei distretti di Urus-Martan, Šali, Šelkovskaja [7] e in una serie di altri distretti municipali della repubblica.
"Cosa resti da fare alla persone che hanno acquistato appezzamenti di terreno dagli organi ufficiali e ci hanno costruito delle casa, nessuno sa dirlo"

Nel frattempo, in conseguenza della restituzione alla proprietà statale, "centinaia di persone" che negli anni precedenti avevano ricevuto appezzamenti di terreno per la costruzione di abitazioni su terre appartenenti ai goschoz sono state private dei propri lotti e in singoli casi rischiano di restare anche senza le proprie abitazioni, che sono state costruite su terre suddivise dalle autorità, afferma una serie di osservatori locali.

"Gli appezzamenti per le costruzioni sugli ex kolchoz e sovchoz, che adesso si chiamano goschoz, sono stati attivamente distribuiti e venduti praticamente in tutti i distretti della repubblica. Per esempio, solo ai margini del villaggio cosacco di Il'inovskaja nel distretto di Groznyj per la costruzione individuale sono stati suddivisi 20 ettari di terra. Nella cittadina di Gikalo nello stesso distretto l'anno scorso gli appezzamenti di terreno sono stati venduti a chiunque li volesse per 67 mila rubli [8]. Similmente è andata anche in altri distretti. Adesso tutti questi accordi sono stati proclamati illegali", – ha dichiarato a condizione di restare anonimo il capo di un'organizzazione sociale cecena.

"Cosa resti adesso da fare alle persone che hanno acquistato appezzamenti di terreno dagli organi ufficiali di potere e ci hanno costruito delle case, nessuno può dirlo. Gli edifici dell'amministrazione sono stati sigillati e i funzionari licenziati", – ha raccontato l'interlocutrice, facendo notare che gli appezzamenti di terreno per la costruzione individuale non di rado erano stati offerti a cittadini privati delle proprie abitazioni nel corso di azioni di guerra o in seguito a calamità naturali. "Adesso queste persone sono di nuovo private delle loro abitazioni su basi "legali"", – ha sottolineato.

In precedenza il capo della Cecenia aveva dichiarato che "è inaccettabile consentire e tanto più compiere traffici illeciti con gli appezzamenti di terreno". "E' indispensabile porre fine a questa pratica. Bisogna condurre un'indagine accurata e punire i colpevoli con tutta la severità della legge". Tra l'altro ha ordinato ai propri sottoposti di eliminare tutte le violazioni evidenziate e riportare le terre a ciclo agricolo entro il 1 maggio del corrente anno.

"Kavkazskij uzel" in precedenza ha riferito che nel 2010 la superficie totale delle terre prese in affitto da aziende di contadini e imprenditori agricoli e non utilizzate secondo la destinazione diretta era di oltre 10 mila ettari.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "In Cecenia entro la fine dell'anno si programma di assegnare 400 appartamenti a bambini orfani", "In Cecenia ci si prepara a fare l'inventario tecnico degli immobili", "Le autorità di Groznyj hanno contato in città oltre 800 case inagibili", "Mahmud Abbas in Cecenia è stato colpito dai massicci lavori di costruzione".

Autori: Muslim Ibragimov, Aleksandr Ivanov; fonte: corrispondente di "Kavkazskij uzel"

http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/203496/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

Note
[1] GOSudarstvennye CHOZjajstva (Aziende Statali).

[2] Città della Cecenia centro-meridionale.

[3] Città della Cecenia centro-meridionale.

[4] Città della Cecenia centro-orientale.

[5] Villaggio della Cecenia centro-orientale.

[6] Dell'Oltre-Terek (fiume principale della Cecenia), distretto della Cecenia nord-occidentale.

[7] Villaggio cosacco della Cecenia nord-orientale.

[8] Circa 1730 euro.

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