03 ottobre 2012

Dopo le grandi esercitazioni, la prima mossa del Cremlino nel Caucaso è la giubilazione di Evkurov

Junus-Bek Evkurov è pronto a lasciare l'Inguscezia

Ingushetia.Ru,
01.10.2012, 14.16

Nella repubblica non escludono il ritorno degli ex presidenti

Il capo dell'Inguscezia Junus-Bek Evkurov alla fine della scorsa settimana dichiarò di non avere ancora deciso se partecipare alle elezioni del capo della repubblica che si terranno nell'autunno 2013. Secondo gli esperti, questa ammissione, fatta di fatto all'inizio della campagna elettorale può testimoniare che il signor Evkurov non ha ricevuto l'ok dal Cremlino per un secondo mandato e che gli stanno cercando un sostituto. Presso "Russia Unita" hanno dichiarato a '' [1] di non aver ancora discusso la candidatura a questo posto.

"Renderò nota la mia decisione a metà del 2013", – ha dichiarato il signor Evkurov rispondendo alla domanda se parteciperà alle elezioni del capo della repubblica. Ma anche in caso di decisione positiva, ha avvertito, non si metterà a fare propaganda elettorale: "Ci sarà semplicemente il lavoro corrente, la gente darà da sola una valutazione". "Quando il signor Evkurov di fatto all'inizio della campagna elettorale dichiara di non sapere se parteciperà o no alle elezioni, ciò significa che non ha ricevuto l'ok dal Cremlino. Per ora, in ogni caso", – ritiene l'esperto del Caucaso del Nord e collaboratore del centro Carnegie di Mosca Aleksej Malašenko. A suo parere, il signor Evkurov ha sprecato rapidamente il credito di fiducia che aveva all'inizio del suo governo e adesso nella repubblica ha più avversari di quanti ne avesse Murat Zjazikov [2] al momento della destituzione: "Senza l'attivo sostegno del Cremlino il signor Evkurov difficilmente correrà il rischio di andare alle elezioni".

Come ha dichiarato ieri a '' il vicepresidente dell'Assemblea Popolare dell'Inguscezia, il membro di "Russia Unita" Magomed Tatriev, la questione di chi "Russia Unita" candiderà alle elezioni del capo della repubblica non è stata ancora discussa dai membri di "Russia Unita". "Esprimerò la mia opinione personale: il capo in carica Evkurov è degno di essere raccomandato per il posto di capo della repubblica e se esternerà il desiderio di candidarsi, penso, riceverà il sostegno dei compagni di partito", – dice il signor Tatriev. Anche se teoricamente ogni partito può proporre un proprio candidato, questi ha fatto notare che in ogni formazione municipale della repubblica i membri di "Russia Unita" hanno la maggioranza assoluta e che "solo questi possono superare il filtro municipale" (in Inguscezia per proporre un candidato a un partito è indispensabile raccogliere le firme del 10% dei deputati municipali e dei capi delle municipalità).

Ricordiamo che il signor Evkurov diventò capo dell'Inguscezia nell'ottobre 2008 su proposta dell'ex-presidente Dmitrij Medvedev dopo le dimissioni anticipate di Murat Zjazikov. Allora il cambio di potere nella repubblica fu ottenuto con insistenza dall'opposizione inguscia. Il 31 agosto 2008 durante l'accompagnamento forzato a un interrogatorio fu ucciso fortuitamente a colpi d'arma da fuoco dai poliziotti il proprietario del sito di opposizione "Ingushetia.orf" Magomed Evloev. A Mosca decisero, per calmare una situazione che minacciava di andare fuori controllo, che forse si poteva sostituire il capo della repubblica.

Inizialmente gli oppositori ingusci si calmarono davvero, ritenendo che il nuovo capo fosse capace di risolvere molti gravi problemi. In questa opinione gli oppositori si rafforzarono dopo che il signor Evkurov prese a dialogare attivamente con loro e invitò alcuni di loro a lavorare da lui. Ma la cosa principale con cui il nuovo presidente incantò l'opposizione fu la promessa e il giuramento di sradicare la corruzione. Nella repubblica ritennero che il nuovo capo avesse tutte le chance di mantenere la promessa: il signor Evkurov, anche se di etnia inguscia, era una persona che veniva da fuori, non aveva vissuto nella repubblica e qui non aveva alcun legame gravoso. "Questi (Evkruov – nota del redattore) ha tradito le nostre speranze e non ha fatto niente di ciò che ha promesso", – ha dichiarato a '' il leader dell'opposizione inguscia Magomed Chazbiev. L'opposizione, in particolare, accusa il signor Evkurov perché "non ha potuto fermare gli abusi degli agenti delle strutture armate federali". "Gli abitanti locali si lamentano semplicemente per le azioni di questi, che con il pretesto della lotta ai guerriglieri maltrattano gente innocente e il capo della repubblica difende i militari, affermando che eliminano i banditi", – ha chiarito il signor Chazbiev. L'oppositore ha definito le violazioni dei diritti e le esecuzioni extragiudiziali il principale problema dell'Inguscezia. "Questa aperta illegalità è una delle cause del fatto che la gioventù riempia le file dei guerriglieri", – è convinto il signor Chazbiev.

Un altro serio motivo di insoddisfazione dell'opposizione è stata la concessione di Evkurov nella risoluzione del problema legato al distretto Prigorodnyj [2] dell'Ossezia del Nord (in Inguscezia ritengono che questo distretto, che fino alla deportazione staliniana degli ingusci faceva parte della Ceceno-Inguscezia, debba essere restituito alla repubblica). Il signor Evkurov fece passare in parlamento una legge sull'autogoverno locale che fissava la frontiera amministrativa che si era creata. "Se Evkurov ritiene che nella questione del distretto Prigorodnyj sia stato messo un punto, si sbaglia, otterremo la piena applicazione della legge sulla riabilitazione dei popoli repressi", – ha detto il signor Chazbiev.

L'insoddisfazione del Cremlino per il signore Evkurov, secondo Aleksej Malašenko, oltre che dagli insuccessi nella soluzione di problemi sociali ed economici potrebbe esser stata causata dal fatto che, nonostante la liquidazione di figure emblematiche della clandestinità armata, in Inguscezia non si riesce a schiacciare l'attività dei guerriglieri. "Sotto Evkurov gli atti terroristici non sono stati affatto meno e questo testimonia che non c'è dialogo nella società", – ritiene il signor Malašenko. A suo parere, anche il conflitto sui confini tra Cecenia e Inguscezia potrebbe aver causato l'irritazione del centro federale ('' ne ha scritto l'8 settembre). "In questa lite il centro federale sosterrà più probabilmente Ramzan Kadyrov che Junus-Bek Evkurov, perché trovare un sostituto a quest'ultimo sarebbe più facil", – ha concluso l'esperto.

Tra quelli che potrebbero sostituire il signor Evkurov al posto di capo dell'Inguscezia si nominano l'ex capo del Ministero degli Interni della repubblica, il fratello del capo della "Russneft'" [3] Michail Guceriev Chamzat Guceriev, il deputato della Duma di Stato Bilan Chamčiev, il noto uomo d'affari inguscio Musa Keligov e perfino due ex-presidenti – Ruslan Aušev e Murat Zjazikov. "Formalmente Aušev e Zjazikov, certo, hanno la possibilità di lottare per il posto principale della repubblica, ma tra loro potrà contare sulla vittoria solo quello su cui cadrà la scelta del Cremlino", – ritiene il politologo Ruslan Martagov. Tra l'altro, né l'uno né l'altro finora ha dichiarato pubblicamente le proprie aspirazioni.

Musa Muradov
www.kommersant.ru

http://ingushetiyaru.org/news/24407/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

Note
[1] Con il "segno duro" (lettera senza valore fonetico che prima della riforma ortografica del 1918 si poneva dopo le consonanti a fine parola e adesso si usa per indicare l'assenza di palatalizzazione e nella "trascrizione scientifica" si rende con un doppio apostrofo – impossibile quindi porlo tra virgolette) si indica il giornale economico-politico Kommersant'' (Commerciante), che usa la grafia arcaica nel titolo per riallacciarsi idealmente all'omonimo giornale pre-rivoluzionario.

[2] "Periferico".

[3] "Petrolio Russo", grossa compagnia petrolifera.

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