20 settembre 2013

Il terrorismo islamico minaccia anche le Olimpiadi Invernali?

Martagov: le esplosioni in Cecenia e in Inguscezia sono legate all'appello di Umarov a far fallire l'Olimpiade a Soči
18 settembre 2013, 22.37
Le esplosioni in Cecenia e in Inguscezia del 16 settembre hanno a che fare con l'appello di Doku Umarov a far fallire l'Olimpiade a Soči, ritiene il consulente della fondazione "Anti-terrore" Ruslan Martagov. Un legame diretto tra le esplosioni e le Olimpiadi non c'è, ma i guerriglieri hanno la possibilità di compiere un atto terroristico a Soči, pensa il giornalista Orchan Džemal'.
Come ha riferito "Kavkazskij uzel", in Cecenia il 16 settembre un kamikaze ha compiuto un atto terroristico presso l'edificio dello ROVD [1] del distretto Sunženskij [2] nel villaggio cosacco di Sernovodskaja. In conseguenza sono morti tre agenti di polizia e altri quattro sono rimasti feriti. Lo stesso giorno in Inguscezia, nel villaggio cosacco di Nesterovskaja [3], in conseguenza di una sparatoria si è verificata l'esplosione di un'automobile, un poliziotto è morto e tre sono rimasti feriti.
All'incontro del 16 settembre con il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov il capo della direzione dello FSB [4] per la Cecenia Andrej Serežnikov, commentando l'atto terroristico nel villaggio cosacco di Sernovodskaja, ha detto che "dietro a tutto questo c'è la leadership delle bande clandestine nella persona di Doku Umarov".
Ai primi di luglio il leader dell'"Emirato del Caucaso" [5] Doku Umarov chiamò i guerriglieri a far fallire l'Olimpiade-2014 a Soči e annullò la moratoria sul compimento di atti terroristici sul territorio della Russia. A sua volta il Comitato Antiterroristico Nazionale della Federazione Russa dopo le minacce di Umarov ha dichiarato che i servizi segreti applicano stabilmente misure per la garanzia della sicurezza. Le forze dell'ordine russe conducono un grandissimo conplesso di iniziative indirizzate alla garanzia della sicurezza dei Giochi Olimpici, dichiarò il 3 settembre il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
Martagov: la pressione dei guerriglieri alla vigilia dell'Olimpiade si rafforzerà soltanto
Le due esplosioni avvenute non riguardano direttamente lo svolgimento dell'Olimpiade a Soči, tuttavia hanno a che fare con l'appello di Doku Umarov a far fallire i Giochi, ritiene il politologo e consulente della fondazione "Anti-terrore" Ruslan Martagov.
"Non mi metterei ad "attaccare" le esplosioni all'Olimpiade", ma è evidente che sono legate alla dichiarazione di Umarov", – ha dichiarato Ruslan Martagov al corrispondente di "Kavkazaskij uzel".
Martagov ritiene che compiere un atto terroristico ai danni degli impianti olimpici sia estremamente difficile per via della numerosa sorveglianza.
"Sul territorio dove si svolgeranno immediatamente i Giochi ci sarà un'alta concentrazione di agenti delle strutture armate e, come si dice, di gente in borghese. Cosicché si riuscirà ad evitare atti terroristici. Ma quando si sorveglia un piccolo pezzetto del territorio del paese, il resto della Russia rimane all'arbitrio del destino. Sul piano politico il pubblico mondiale paragonerà un atto terroristico in qualsiasi punto del paese a un atto terroristico all'Olimpiade", o – ha commentato la situazione il politologo.
Ruslan Martagov ha notato anche che "il pensiero associativo gioca un brutto scherzo alla società russa". Negli scorsi anni, ritiene l'esperto, i cittadini si sono abituati al fatto che, se in Cecenia non si svolgono operazioni militari attive, nella repubblica "sono venuti la pace e il bene".
"E' un'opinione erronea. Il terrorismo legato al separatismo è un'ideologia. La simbiosi dell'eroizzazione utilizzata nel lavoro propagandistico con la gioventù e del rodaggio della gioventù già datasi alla "macchia" si trasforma in ideologia, gli atti terroristici passano in secondo piano. Questa tattica è molto efficace. Se si volge lo sguardo a come il terrorismo si diffonde non solo nel Caucaso del Nord, ma anche nel resto della Russia, "si impone la conclusione che i guerriglieri sono preparati molto meglio degli agenti delle strutture armate e del potere", – ha esposto il suo punto di vista Ruslan Martagov.
L'esperto ha supposto che la presssione dei guerriglieri alla vigilia dell'Olimpiade si rafforzerà soltanto.
Džemal': i guerriglieri possono attuare esplosioni analoghe a Soči
Non c'è un legame diretto tra le esplosioni del 16 settembre e l'Olimpiade, nota il giornalista e osservatore delle "Izvestija" Orchan Džemal'.
"Dov'è la Cecenia, dov'è il territorio di Krasnodar [6]? Non vedo un legame diretto. Se si parla del fatto se i guerriglieri possano attuare esplosioni analoghe a Soči, allora sì, possono. Cosicché avrebbero del tutto potuto far esplodere non in Cecenia o in Inguscezia, ma a Soči", – ha dichiarato Orchan Džemal' al corrispondente di "Kavkazskij uzel".
Dell'attivazione delle bande clandestine è colpevole il centro federale, ritiene Orchan Džemal'. Il giornalista ha ricordato che il governo russo ha richiesto di "cancellare i guerriglieri con il ferro incandescente", rifiutando passi più democratici e graduali.
"Ripeto, la possibilità tecnica [di compiere un atto terroristico a Soči] c'è", – ha detto Džemal'.
Il 7 febbraio 2014 a Soči è in programma la cerimonia di apertura dei XXII Giochi Olimpici Invernali. "Kavkazskij uzel" tiene una cronaca rinnovata dei sabotaggi e degli atti terroristici compiuti nell'anno "pre-olimpico" sul territorio dei distretti federali del Caucaso del Nord e Meridionale.
Inoltre l'attività dei guerriglieri è tenuta da una ristretta e concreta cerchia di leader, ritiene Orchan Džemal'. Ognuno dei leader, secondo Džemal', ha avuto il proprio distinto sistema di lotta con le autorità federali e regionali.
"Ci fu Šamil' Basaev, che dichiarò la creazione dell'autoproclamata Repubblica di Ičkerija [7] e la protesse. Venne a sostituirlo Magomed-Ali Vagabov, che si servì dei kamikaze. Dopo la sua uccisione gli atti terroristici crollarono, nelle cerchie dei guerriglieri si prese a discutere lo schema di indebolimento. Ora (le esplosioni in Cecenia e in Inguscezia) osserviamo qualcosa di simile, ma questo non è lo "stile umaroviano", in quanto Umarov non fu l'iniziatore delle esplosioni nel metrò e a Domodedovo [8]. Fu costretto a concordare con esse", – è certo Džemal'.
Ricordiamo che il 23 agosto è entrato in vigore il decreto del presidente russo Vladimir Putin sull'introduzione di una serie di limitazioni a Soči durante la preparazione e lo svolgimento dei Giochi Olimpici Invernali del 2014. In particolare, dal 7 gennaio 2014 al 21 marzo 2014 in città saranno proibite manifestazioni e riunioni. Allo stesso tempo a Soči saranno introdotte zone controllate e proibite. L'accesso alle zone controllate si compierà dopo una perquisizione della polizia, a quelle proibite sarà concesso solo per provate necessità di servizio. In città sarà limitato l'ingresso ai mezzi di trasporto (tranne treni, mezzi di trasporto degli abitanti del posto e con certificati di accredito).
Oleg Krasnov, "Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/230276/?print=true (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Rajonnyj Otdel Vnutrennich Del (Sezione Distrettuale degli Affari Interni), in pratica la sede distrettuale della polizia.
[2] Distretto confinante con l'Inguscezia.
[3] Villaggio presso il confine con la Cecenia.
[4] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[5] Stato islamico caucasico autoproclamato.
[6] Città della Russia meridionale.
[7] Nome ceceno della Cecenia.
[8] Aeroporto di Mosca.



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