24 ottobre 2013

Le "guerre stellari" della Russia di Putin

Le guerre stellari del Roskosmos [1]

Al nuovo capo dell'ente è apparso anche un nuovo compito – la lotta con gli "alieni"

Il nuovo capo del Roskosmos Oleg Ostapenko ha dichiarato che il suo ente lotterà con gli asteroidi. D'altra parte, al lavoro degli studiosi dell'agenzia spaziale si uniranno anche gli studiosi dell'Accademia Russa delle Scienze.

Ci siamo accordati in via preliminare per un incontro con (il presidente dell'Accademia Russa delle Scienza – nota della redazione) Vladimir Evgen'evič Fortov. Per ora elaboreremo questa questione all'interno del ramo, ma poi la risolveremo con gli studiosi, – ha notato il nuovo capo del Roskosmos.

Ostapenko ha fatto questa dichiarazione, rispondendo alla domanda dei giornalisti sull'asteroide da 400 metri che nel 2032 può scontrarsi con la Terra. Per l'appunto su di esso il vice-premier Dmitrij Rogozin ha scritto nella propria paginetta in un social network. Il suo messaggio sul fatto che l'asteroide scoperto da astronomi della Crimea debba diventare il "super-scopo della nostra astronautica" ha fatto molto rumore sulla stampa.

Ricordiamo che l'asteroide, che ha ricevuto il codice 2013 TV135, è stato scoperto per la prima volta il 12 ottobre dal collaboratore dell'osservatorio della Crimea Gennadij Borisov. Come ha riferito l'agenzia aerospaziale NASA, secondo i risultati delle osservazioni degli ultimi giorni, la probabilità di uno scontro del corpo celeste con la Terra il 26 agosto 2032 è aumentata più di quattro volte. Adesso ammonta a 1 possibilità su 14 mila, quando recentemente era stata valutata 1 su 63 mila, riferisce il sito dell'unità per gli asteroidi. Il corpo celeste, la cui dimensione ammonta a circa 410 metri, è stato annoverato nella classe degli asteroidi potenzialmente pericolosi.

Quando il premier Dmitrij Medvedev firmò il decreto sulla nomina di Ostapenko capo dell'agenzia spaziale, questi espresse la speranza che "un'intera serie di problemi che, purtroppo, si sono osservati negli ultimi tempi nell'attività del Roskosmos, con l'arrivo di Ostapenko venga risolta. Evidentemente la lotta con gli asteroidi era uno di tali problemi. Perlomeno i discorsi sulla creazione di un sistema che protegga in modo affidabile il territorio del paese dagli attacchi degli asteroidi sono comparsi già all'inizio di quest'anno.

Così a febbraio il presidente del presidium del consiglio di esperti indipendente per i problemi della difesa aerospaziale Igor' Ašurbejli propose di rivolgere il sistema nazionale di Difesa Aerea Antimissile contro le minacce spaziali. Questa dichiarazione fu fatta dopo la caduta di un meteorite nella regione di Čeljabinsk [2]. Ašurbejli dichiarò che liquidare i meteoriti e i frammenti di asteroidi che si avvicinano alla terra a distanza pericolosa di principio è possibile con l'aiuto di quel sistema di classe S-300 che oggi sta sugli armamenti…

A dire il vero, allora molti studiosi ed esperti, non convinti che il denaro pubblico sarebbe stato sfruttato nel modo dovuto, presero simili dichiarazioni "da nemici". Infatti la creazione di tale sistema è un piacere abbastanza caro. Ma il principale argomento degli esperti era: i corpi spaziali sono poco studiati e difendersi da essi con l'aiuto dei missili esistenti non appare possibile.

Oggi che è stata resa nota la minaccia della caduta sulla Terra del meteorite "della Crimea", il tema della difesa del pianeta dai "ciottoli" spaziali è diventato di nuovo attuale. Il direttore generale del "Centro di difesa planetaria" (scientifico e produttivo) Anatolij Zajcev nota: i lavori per la soluzione del problema della caduta di asteroidi e comete sulla Terra si svolgono sia da noi, sia all'estero. Ma purtroppo in grado maggiore all'estero, anche se pure in Russia ci sono tutte le tecnologie per la creazione di un sistema planetario di difesa spaziale.

Per quanto riguarda il cosiddetto asteroide "della Crimea", la sua situazione ricorda quella dell'asteroide Apophis. Fu scoperto nel 2004, ma il rumore per causa sua è durato fino a gennaio di quest'anno - quasi 10 anni! Così ecco. Gli americani non hanno ancora localizzato l'asteroide "della Crimea", in altre parole: non hanno appurato precisamente che questo oggetto extraterrestre rappresenta un pericolo per la Terra. Le loro misurazioni dell'orbita dell'asteroide "della Crimea" sono rozze e preliminari. Infatti per determinare il grado di pericolosità agli astronomi sono necessari dei mesi, anche degli anni.

"SP": - Ma se comunque verrà dimostrato che l'asteroide è pericoloso per noi, in che modo verrà liquidato?

Sul nostro pianeta non cadrà. Posso dirlo precisamente. Le attuali tecnologie di difesa della Terra permettono di liquidare con relativa facilità e tempestività la minaccia della caduta di un asteroide su di essa. In che modo? Inizialmente verso l'oggetto stabilito, che rappresenta questo o quel pericolo, si indirizza un apparecchio-spia spaziale. Questo apparecchio raccoglie le informazioni più ampie possibile sull'asteroide, per esempio precisa le sue caratteristiche di traiettoria e quelle fisiche. In caso di reale minaccia i dati raccolti dalla spia permetteranno alle persone di scegliere il metodo per mutare la traiettoria dell'oggetto pericoloso e al limite il metodo per distruggerlo. So che oggi quasi non si prende sul serio la proposta di colorare gli asteroidi o di usare motori da razzo, ma capirete: tutte queste sono solo fantasie che è difficile mettere in pratica. Reali sono solo due metodi. Il primo è lanciare un percussore speciale, come gli americani nel 2005 sulla cometa Tempel 1, che spinga l'asteroide come una palla da biliardo. Il secondo metodo è lanciare semplicemente un apparecchio spaziale che speroni l'oggetto e muti la sua velocità e la sua traiettoria.

"SP": - Tutto ciò è possibile, ma solo se abbiamo una riserva di tempo sufficiente. Ma se il tempo è limitato?

Nel caso che il tempo sia limitato, si applica un altro metodo affidabile ed efficace: è legato all'uso di speciali ordigni nucleari. Preciserò subito: questi ordigni non hanno niente in comune con testate e bombe nucleari…

E peraltro la dichiarazione dei capi del Roskosmos e del governo della Federazione Russa sulla necessità di una difesa dalla pericolosità di asteroidi e comete e di un'efficace lotta agli asteroidi ha un fondamento serio. Ma qui c'è un elemento molto importante. Questi compiti non sono solo nostri, cioè non solo russi, sono i compiti di tutta l'umanità. Perciò bisogna elaborare insieme e non separatamente le tecnologie missilistiche e spaziali, come pure creare un fondo finanziario comune, che sponsorizzi questi lavori. E la cosa più importante: è necessario agire in questa direzione già oggi e non quando "becca il gallo arrosto" [3]. La caduta dello stesso meteorite di Čebarkul' [4] ha mostrato che tale problema c'è e che bisogna occuparsene e tra l'altro occuparsene seriamente.

"SP": - Peraltro, perché il "Meteorite degli Urali" "giunse" sulla Terra senza essere scoperto?

– L'osservazione del cielo viene svolta solo dalle forze degli osservatori astronomici terrestri. Naturalmente gli astronomi non possono fare la scansione di tutta la sfera celeste. Tanto più che osservano il cielo solo di notte, in quanto di giorno è impossibile guardare dalla parte del Sole. Ma gli asteroidi possono volare anche dal lato interno dell'orbita della Terra, per l'appunto dalla parte del Sole. Proprio tale traiettoria aveva il meteorite di Čeljabinsk. Perciò il compito di un'osservazione garantita può essere assolto solo nel caso in cui creassimo un segmento spaziale di osservazione. Cioè se lanciassimo qualche apparecchio con dei telescopi in orbita terrestre e solare.

Inoltre è necessario suddividere l'intercettazione operativa e di lungo periodo degli oggetti. Ci sono tutte le tecnologie e le elaborazioni per farlo. Per esempio, è stato creato il portamissili russo-ucraino Zenit. Questo ha un periodo di preparazione alla partenza molto breve grazie all'automazione di tutte le operazioni per la partenza. E inoltre non posso non notare che ci sono anche tutte le necessarie tecnologie di base per la creazione di un Sistema internazionale di difesa planetaria, l'abbiamo chiamato Cittadella. Ma di tutto ciò, ripeto, bisogna occuparsi.
Un colonnello delle truppe missilistiche e spaziali, che desidera restare anonimo, parlando degli asteroidi che cadono dalla parte del sole, fa l'esempio della velocità di caduta dell'asteroide di Čeljabinsk.

Andò con un angolazione di 15 gradi, tra l'altro superò la distanza tra l'Estremo Oriente e Čeljabinsk in 33 minuti. Perciò, anche se fosse stato scoperto e il sistema di Difesa Aerea Antimissile avesse dato l'indicazione del bersaglio ai mezzi da fuoco, i missili non sarebbero semplicemente riusciti a funzionare. Un asteroide cade a enorme velocità e con una determinata angolazione, non possiamo raggiungerlo per il semplice motivo che i nostri missili non volano a tale velocità. Cosicché i complessi S-300 o perfino S-400 non saranno comunque capaci di difendere il pianeta da asteroidi, la cui caduta va dalla parte del Sole.

In questo senso il futuro è dei laser e delle installazioni a irradiazione forzata. Ma questo compito, ahimè, non si assolve rapidamente, cioè in tempi brevissimi. Perciò quei progetti che oggi si realizzano nel mondo per la lotta al pericolo degli asteroidi sono progetti per pompare denaro pubblico.

Il direttore del museo delle truppe della Difesa Aerea Antimissile della cittadina di Zarja nel distretto di Balašicha [5] Jurij Krutov è convinto: al giorno d'oggi mezzi per la lotta agli asteroidi che vanno dalla parte del Sole non ce ne sono.

Quei sistemi di avvertimento per un attacco missilistico che ci sono sono orientati alla scoperta dei missili intercontinentali e delle loro testate, cioè di quegli apparecchi di cui sono noti i parametri approssimativi di volo. Se un asteroide va con un'altra, insolita angolazione, non lo registrano, – nota l'esperto. – La forza dell'onda d'urto di un'esplosione nucleare sulla Terra è enorme. Nello spazio c'è il vuoto, l'effetto dirompente di tale colpo è minimo, perciò l'efficacia di un'arma nucleare là non è così alta come si è usi a ritenere.

A Čeljabinsk si è riusciti ad evitare una grandiosa catastrofe solo per un caso fortunato. Lo stesso fu anche con il Meteorite di Tunguska [7]: se fosse caduto più tardi, tenendo conto della rotazione della Terra, oggi San Pietroburgo avrebbe potuto anche non esserci…
Oggi né la Russia, né gli USA possono respingere alcun "attacco" dal cielo. Per muoversi in questa direzione bisogna unire gli sforzi. Non sarebbe male coinvolgere la Cina, con le sue grandi possibilità finanziarie. Solo così si può lottare con gli "alieni" non invitati dello spazio.

Anton Mardasov, "Svobodnaja Pressa", http://svpressa.ru/society/article/76160/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Qualcosa come "Spazio Russo", nome ufficioso dell'ente spaziale russo.
[2] Città della Russia asiatica ai piedi degli Urali.
[3] Curioso modo di dire russo per intendere che una questione si fa pressante.
[4] Città del distretto di Čeljabinsk (vedi nota 2) dove cadde un meteorite a febbraio di quest'anno.
[5] Città della regione di Mosca.

[6] Un corpo celeste che esplose sulla Siberia nel 1908 e abbatté oltre 2000 kmq di foresta.

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