26 febbraio 2007

Alla faccia della faccia tosta!

Giochi politici

Ramzan Kadyrov si è dato alla difesa dei diritti umani

Ljudmila Alekseeva: “Se mi toccherà stringergli la mano – morirò di crepacuore”

Ramzan Kadyrov ha in programma di indire una conferenza sulla difesa dei diritti umani il 1 marzo a Groznyj e al contempo di guidare la lotta contro l’arbitrio e il lavoro per la creazione di una società civile in Cecenia.

Un tempo conoscevamo Ramzan il combattente, l’eroe di Ičkerija[i], Cecenia e Russia; Ramzan il costruttore; Ramzan il giurista; Ramzan lo scienziato, l’accademico; Ramzan il mecenate, il capo del consiglio per la protezione del fondo intitolato a suo padre[ii]. Avevamo valutato adeguatamente il suo contributo ai concorsi di bellezza, al campionato di biliardo, alla costruzione di parchi acquatici e ippodromi, all’organizzazione di festival rock, al rilancio del calcio in Russia… In questo mosaico al leader della Cecenia manca solo uno splendore da esportazione. E una conferenza sulla difesa dei diritti umani con la partecipazione di Ramzan e dei principali sostenitori dei diritti umani è destinata a colmare questo vuoto. Adesso Kadyrov smaschererà se stesso, lotterà con se stesso, scriverà denunce contro di se alla Procura Generale e maledirà se stesso sui mass-media liberali.

Una persona pubblicamente sospettata di aver commesso crimini, i cui uomini sono colpevoli di sequestri e omicidi di massa degli oppositori del proprio padrone, a cui non sono seguiti processi né indagini, i cui uomini sono colpevoli di torture, – proprio questa persona sogna di diventare il principale sostenitore dei diritti umani in Russia.

Questi ha già risposto agli sforzi dei sostenitori dei diritti umani, che danno il loro appoggio alla ragazza cecena Zara Murtazalieva, condannata a nove anni di detenzione con l’accusa non provata, come riteniamo, di aver preparato un atto terroristico a Mosca. Kadyrov, in particolare, ha dichiarato di essere pronto ad aiutare il suo trasferimento in Cecenia dal suo attuale luogo di detenzione in Mordovia[iii]. Com’è noto, la commissione per l’esame delle domande di grazia opera adesso in ogni soggetto[iv] della Federazione Russa. E la parola di Kadyrov-junior in Cecenia è indiscutibile. E anche se l’ultima parola sulla concessione della grazia spetta al presidente della Russia, per Zara c’è una grande chance per essere scarcerata. E voglia Iddio che Zara Murtazalieva riceva questo aiuto.

Ma tutto questo è un gioco sullo sfondo di numerose tragedie che ogni giorno si verificano in Cecenia per opera di Ramzan e dei suoi uomini. E’ una cosa evidente e ciononostante alcuni attivisti russi per i diritti umani hanno appoggiato l’idea di Kadyrov di una conferenza a Groznyj. Euna loro scelta personale. Ma io sono contento che la mia posizione coincida con l’opinione del direttore del “Gruppo Moscovita di Helsinki”[v] Ljudmila Alekseeva. Ieri, mercoledì, a Ljudmila Michajlovna è giunto l’invito ufficiale al forum di Kadyrov. Questa ha rifiutato decisamente di parteciparvi.

“Io e i miei colleghi, –ha dichiarato Ljudmila Alekseeva, – abbiamo lottato per salvare le persone che venivano torturate in Cecenia. Se mi toccasse, anche solo per salvare la vita di qualcuno, stringere la mano di quest’uomo – morirei di crepacuore. Non voglio prender parte a questa conferenza”.

Vjačeslav Izmajlov, direttore della sezione “Anna Politkovskaja”

15.02.2007, “Novaja Gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/11/02.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)



[i] Nome ceceno della Cecenia. La Cecenia si dichiarò indipendente come “Repubblica Cecena di Ičkerija”.

[ii] Achmat-Chadži Abdulchamidovič Kadyrov, eletto presidente della Cecenia nel 2003 grazie a brogli giganteschi e ucciso l’anno successivo.

[iii] Regione della Russia europea popolata da genti di ceppo ugro-finnico e tristemente nota come luogo di deportazione.

[iv] Cioè in ognuna delle principali entità territoriale in cui è suddivisa la Federazione Russa: repubbliche autonome (la Cecenia è una di esse, ma la definizione non va certo presa alla lettera…), governatorati, città di rilevanza federale…

[v] La prima organizzazione sovietica per la difesa dei diritti umani, nata nel 1989, in piena perestrojka. Si rifà al documento per la sicurezza e la cooperazione firmato a Helsinki nel 1975 da 35 paesi europei, tra cui l’Unione Sovietica (che si impegnò a rispettare i diritti umani, salvo poi disattendere completamente tale impegno).

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